Perugia - Va alla stretta finale l’udienza preliminare per l’omicidio di Meredith Kercher a carico di Raffaele Sollecito e Amanda Knox e il processo con il rito abbreviato a Rudy Guede. Questa mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare Micheli le repliche, prima i pm e poi i difensori. Martedì in mattinata il giudice dovrebbe entrare in camera di consiglio per poi far conoscere le sue decisioni in giornata.
Valore probatorio del dna "Quella che viene ritenuta la prova più importante se non unica a carico di Sollecito e cioè una presunta traccia di dna sul gancetto del reggiseno di Mez, in realtà non è assolutamente considerabile una traccia oggetto di utilizzazione processuale, cioè manca il valore probatorio". È quanto ha sottolineato l’avvocato Giulia Bongiorno del collegio difensivo di Raffaele Sollecito per spiegare la relazione tecnica depositata venerdì scorso dai difensori del barese a riprova della sua estraneità all’omicidio di Meredith Kerchel. Per la legale "non c’è nessun tipo di novità a livello di strategia processuale, fin dal primo momento del processo la difesa di Sollecito ha prospettato quella che noi riteniamo una certezza e cioè che questa traccia non ha valore perchè il metodo che viene utilizzato per le analisi delle tracce è un metodo che noi contestiamo in quanto si tratta non di una traccia di un singolo profilo genetico ma di una traccia commista che contiene una pluralità di profili genetici. Allora - ha concluso - se ci sono su un gancetto di reggiseno e su un qualsiasi tipo di piattaforma una pluralità di profili, ci si trova davanti a quella che viene definita una traccia commista e quindi ad una prova del dna che noi riteniamo non processualmente utile". La legale ha anche evidenziato che "in questo caso noi abbiamo evidenziato che il tipo di metodo utilizzato è 'sospettocentrico' ed 'assassinocentrico' perché se noi predeterminiamo una serie di profili di soggetti qui presenti e poi ci chiediamo se sono astrattamente compatibili con quanto troviamo sulla traccia questo tipo di metodo per noi è criticabile".
La difesa di Amanda Per l’avvocato Luciano Ghirga difensore di Amanda Knox la perizia tecnica depositata dalla difesa di Raffaele Sollecito nella quale si afferisce che il Dna sul gancetto del reggiseno della vittima è una traccia "commista" riconducibile anche ai profili genetici di Amanda e Rudy non ha finalità negative. "Prendiamo atto di questo documento - ha risposto l’avvocato ai giornalisti davanti al tribunale di Perugia dove è iniziata l’udienza per le repliche delle parti - chi ha prodotto la perizia ne illustrerà le finalità, ma secondo noi sono positive per i due indagati". Aggiungendo che "le regole sono comunque state infrante e chi fa il preliminare fa l’abbreviato", l’avvocato è entrato in tribunale senza commentare la domanda dei giornalisti sulla tardività di tale perizia.
La difesa di Rudy "A noi interessano gli atti del giudizio e questi dicono che gli assassini sono loro due". L’ avvocato Nicodemo Gentile, uno dei difensori di Rudy Guede, ha commentato così stamani l’ipotesi della difesa di Raffaele Sollecito di una contaminazione del Dna trovato sui reperti sequestrati nella casa dove venne uccisa Meredith Kercher. "Quello che fanno i Sollecito - ha affermato il legale - non ci interessa. Noi abbiamo il nostro abbreviato e i nostri atti". Secondo un altro dei difensori di Guede, l’avvocato Valter Biscotti, la consulenza depositata dai legali del giovane pugliese "suscita sicuramente un pò di attenzione.
Adesso vediamo - ha aggiunto - in che modo sarà argomentata in aula e quindi vedremo come replicare". Ha preso atto dei risultati degli esami l’avvocato Luciano Ghirga, uno dei difensori di Amanda Knox. "Non dobbiamo difenderci dai marcatori del cromosoma Y" si è limitato a dire il legale prima di entrare in aula.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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