Uno sciopero della fame, gesto disperato per sensibilizzare le amministrazioni di Regione e Comune ad intervenire a sostegno degli ambulanti. Basta cibo fino a quando non si avranno garanzie sul futuro della categoria: la sfida la lancia Giuseppe Occhiuto, presidente degli ambulanti genovesi stanco delle continue promesse mai mantenute dagli assessori al commercio. «Montaldo, Margini adesso Tiezzi. Promettono ma non danno nulla - si sfoga Occhiuto-. Tiezzi avrebbe le competenze per intervenire ma si deve muovere». Sul piatto ci sono 800 imprese che danno lavoro a 2.500 persone. «Siamo in ginocchio, ci sono famiglie ormai indebitate, persone alle quali addirittura vengono pignorati gli appartamenti e nessuno ci aiuta. Chiediamo alla Regione che attivi un fondo di rotazione da 30mila euro: nel Por sono stanziati 4 miliardi ci sarà uno spazio anche per noi?». Martedì si terrà lassemblea annuale dellassociazione.
Ci sarà Gianfranco Tiezzi, sono stati invitati anche il presidente della Regione Claudio Burlando e lassessore al commercio Renzo Guccinelli dai quali non è arrivata risposta. «Mi faccio carico io della categoria con questo sciopero - racconta Occhiuto- perché siamo messi talmente male da non poterci permettere scioperi di altro tipo».Ambulanti Nessun aiuto dalle istituzioni Occhiuto comincia lo sciopero della fame
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