Gli americani riaprono i giochi: "Politica fuori e compriamo Telecom"

At&t riapre la partita: "Accordo bloccato solo da resistenze del Palazzo". Lettera della Ue: "Vigiliamo sull’Italia, c’è troppo protezionismo". Il colosso Usa conferma l’interesse per l’azienza controllata da Tronchetti. Mediaset e Fininvest: "Nessuna trattativa in corso". Colaninno in attesa. Gli spagnoli di Telefonica rilanciano

Gli americani riaprono i giochi: 
"Politica fuori e compriamo Telecom"

Milano - At&t è pronta a riesaminare il dossier Telecom Italia se la politica deciderà di fare unpasso indietro. Lo ha affermato Randall Stephenson, direttore operativo del colosso americano nelle telecomunicazioni, aggiungendo che «le resistenze politiche hanno bloccato l’accordo». Telecom «è una buona società» con «ottimi asset e grande capacità nel wireless». Tuttavia, «c' era troppa incertezza per investire capitali» in Italia, ha aggiunto nel corso di una colazione di lavoro a Boston Stephenson, che è il primo manager ad esprimere in pubblico giudizi sull'intera vicenda. «C'era troppa agitazione », ha rilevato ancora, in merito alla decisione di rinunciare alle trattative per entrare nel capitale di Olimpia (che possiede il18%di Telecom Italia).

Nella lettera recapitata alla Bicocca, in particolare, At&t lamentava «possibili difficoltà di carattere regolamentare ». Secondo Stephenson, tuttavia, la prima società tlc al mondo per capitalizzazione di Borsa prenderà ancora in considerazione il dossier Telecom Italia, se la politica farà un passo indietro: «Se quelle cose (le difficoltà e le incertezze, ndr) non ci saranno più e un domani ci sarà un'altra opportunità, bene», ha affermato. At&t e America Movil, partecipata all'8% dalla compagnia texana e controllata dal miliardario messicano Carlos Slim, avevano avviato a sorpresa negoziati in esclusiva lo scorso primo aprile con Pirelli per rilevare una quota di maggioranza in Olimpia. Lunedì, invece, si è registrato il passo indietro di At&t, mentre l'operatore messicano che in un primo momento ha detto di voler proseguire i colloqui, ha opposto in giornata «un no comment» alle ricorrenti voci di possibile ritiro definitivo dall'operazione.

Intanto, la commissaria europea alla società dell’informazione e dei media Viviane Reding in una lettera inviata a tre commissari Ue (Kroes, McCreevy e Piebalgs) e al presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, ha affermato che l’Eurogoverno deve «rimanere vigile » sulla vicenda Telecom Italia perché questa dimostra che nel Paese permangono «pressioni protezionistiche» nel settore delle telecomunicazioni. La Reding auspica anche che la separazione della rete, come da lei chiesto espressamente al ministro Gentiloni, avvenga tramite l’Authority per le tlc e non con decreto governativo in maniera da poter tenere ben conto delle condizioni del mercato. Intanto dopo il ritiro di At&t dalle trattative oltre ad América Móvil, la società di tlc sudamericana del miliardario Carlos Slim che resta in corsa per il 33% di Olimpia, per Telecom Italia rimane l’interesse degli istituti di credito. Intesa Sanpaolo ha confermato di avere in corso contatti con più soggetti interessati all’eventuale acquisto di una quota da Olimpia, «ma al momento si tratta di una fase interlocutoria per cui non è possibile formulare indicazioni rispetto all’esito dei contatti». Anche Mediobanca ha in corso «contatti generici con potenziali investitori in Olimpia». Non ci sono colloqui in corso con la Immsi di Roberto Colaninno e con Fininvest e Mediaset di Silvio Berlusconi. Questo almeno è il quadro che emerge da alcune note ufficiali richieste da Consob, dopo indiscrezioni che hanno parlato di una cordata formata da Berlusconi, Colaninno e partner bancari per rilevare l’80% di Pirelli in Olimpia, holding che detiene il 18% della società telefonica.

Mediaset e Fininvest per il momentononsono della partita. La prima ha infatti specificato di «non avere in corso trattative» su Olimpia e neppure «direttamente o indirettamente acquisti di azioni Telecom Italia». Anche Fininvest ha dichiarato di non avere in corso alcun tipo di negoziazione. La Immsi di Roberto Colaninno continua invece amostrare qualche tiepido interesse. Però di concreto non c’è nulla. Intanto in Borsa Telecom ha ceduto lo 0,47% a 2,34 euro con volumi ancora forti tanto che è passato dimano il 3,5% del capitale.

Pirelli ha guadagnato lo 0,42% chiudendo a 0,90 euro. È invece balzata Camfin, la holding controllata al 52% circa da Marco Tronchetti Provera e che a sua volta detiene il 25,5% di Pirelli. Camfin è salita del 3,25% con un boom di volumi.

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