Lodore acre li ha seguiti da Napoli fino a Milano. Quella scia che laltra notte ha attraversato lItalia intera si è dissolta solo alle 9 di ieri mattina, quando il primo tir ha varcato le porte dello stabilimento Silla 2 e allora lolezzo è diventato un tuttuno con laria soffocante che regna dentro linceneritore milanese.
Uno dopo laltro, 28 tonnellate di immondizia per 12 camion perché lultimo è rimasto in panne, bloccato a metà strada. «Fino a martedì ne arriveranno circa 13 al giorno - spiega il direttore generale di Amsa, Salvatore Capello - per un totale di mille e 500 tonnellate da bruciare». Dopo Ferragosto la seconda tranche: «Altre mille e 500 e poi il nostro compito sarà finito». Gli altri rifiuti previsti dal piano di «solidarietà» con la Campania verranno smaltiti presso il termovalorizzatore A2a di Brescia e una quantità ridotta nella discarica della mantovana Siem.
«Non mi sembra molto pratico nei parcheggi», scherzano i tecnici dellAmsa mentre guardano il primo camion entrare nello stabilimento. Passato il portale in grado di rilevare la radioattività, tocca posteggiare i bestioni davanti a una delle 24 bocche di scarico nella fossa. Sacchetti bianchi, neri, quel che resta di uno stendino e ancora residui organici misti a contenitori di plastica e bottiglie di vetro: da cinque a dieci minuti, «loperazione è lenta perché facciamo subito unanalisi visiva». Obiettivo: «Controllare la qualità del rifiuto - precisa Cappello - che devessere dorigine domestica e non più vecchio di 48 ore». Per sicurezza, «vengono fatte anche analisi fisiche e chimiche su campioni prelevati a caso nei diversi carichi». Nessun problema per i primi quattro camion che arrivano da Acerra, lallarme scatta quando lunico tir proveniente da Pomigliano inizia a scaricare. Sopra il mucchio, spunta il sedile di unautomobile e qualche copertone. «Fermi tutti»: il ventre del tir viene svuotato per terra perché i tecnici preferiscono fare unulteriore verifica. I patti sono chiari: niente pneumatici, mobili, elettrodomestici e rifiuti pericolosi come pile e batterie. Eliminati gli «indesiderati», con laiuto di una ruspa anche i rifiuti di Pomigliano entrano nel forno. Brucia sempre il cuore di Silla 2, mille e 500 gradi, sette giorni su sette. Arde e in un anno riesce a termovalorizzare 450mila tonnellate di rifiuti. «Per questo siamo tranquilli - chiarisce il presidente di Amsa Sergio Galimberti - siamo abituati a ben altri sforzi».
Tuta bianca, mascherina e guanti spessi almeno due dita, poco lontano dai tir due tecnici dellAmsa cominciano lanalisi merceologica: 200 chili di immondizia da classificare manualmente.
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