Amstel, Gilbert fa festa sul disastro italiano

Il belga dominatore incontrastato della classica d'Olanda. In cima al Cauberg fa quello che vuole. Italiani in caduta libera dopo una settimana terribile per doping e polemiche. Il migliore è Cunego, 15° a 1'39" dal vincitore

Amstel, Gilbert fa festa sul disastro italiano

Nel festival della birra i nostri arrivano ciondolanti sulle ginocchia. L’Amstel Gold Race, la più importante corsa olandese, finisce per il secondo anno consecutivo al favorito della vigilia, il 28 enne belga Philippe Gilbert. Per gli italiani una sonora batosta. L’ennesima, dopo una settimana di pene e sofferenze: prima la chiusura delle indagini preliminari nell’inchiesta di Mantova (saranno chiesti 32 rinvii a giudizio, tra questi Cunego e Ballan, ndr), poi le parole durissime del numero uno dello sport italiano, Gianni Petrucci («basta con il doping nel ciclismo, non se ne può più!»). Fa festa ancora una volta Philippe Gilbert, che sul traguardo di Valkenburg, in cima al Cauberg (nel 2012 sarà sede dei Mondiali, ndr) fa quello che vuole. Sul podio con il belga volante anche lo spagnolo Joaquim Rodriguez e l’australiano Simon Gerrans. Niente da fare per gli italiani, che hanno svolto solo il ruolo delle comparse con i giovani Simone Ponzi e Pierpaolo De Negri che si sono messi in evidenza con una fuga a lunga gittata. Per il resto basti dire che il miglior italiano è stato Damiano Cunego, 15° a 1’39" dal vincitore.

Le classiche delle Ardenne proseguono mercoledì con la Freccia Vallone, dove ci saranno anche Alberto Contador e il nostro Ivan Basso, e si chiuderanno domenica con la Liegi, la corsa dei sogni per Gilbert, che finora l’ha solo sfiorata. Nibali, che pensa già al Giro d’Italia, da domani sarà impegnato fino a venerdì al Giro del Trentino.

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