Anche il Tar condanna la «S. Anna» alla chiusura

La clinica Sant’Anna chiude i battenti. La III sezione del Tar del Lazio boccia senza riserve il ricorso presentato dal Comune di Pomezia sulla revoca della concessione decennale all’unico polo ospedaliero del territorio. La decisione il mese scorso dopo un blitz dei carabinieri dei Nas nei reparti. Adesso i 250 lavoratori sanitari scendono in campo. «Hanno ordinato di chiudere la clinica Sant’Anna» si legge su un volantino distribuito ieri in corsia. «A qualcuno fa gola questa struttura sanitaria - commenta Alberto Fia della Uil Sanità -. Nel verbale dei Nas si parla solo di abusi edilizi che il consiglio comunale di Pomezia ha sanato con una delibera per motivi di pubblica utilità. Sembra però che qualcuno abbia inviato al Tar una nota che parlerebbe di mancata setticità delle sale operatorie. Ma ciò non è affatto riportato nel verbale di sopralluogo dei carabinieri. Tra l’altro qui non si sono mai verificati casi di infezioni. Non è stata chiusa la clinica S. Rita a Milano dove è in corso un’inchiesta giudiziaria con arresti per malasanità ma chiudono la Sant’Anna che, stando agli atti, avrebbe solo difformità edilizie nel dormitorio dei medici di pronto soccorso, nell'archivio e in un magazzino?». Una decisione drammatica soprattutto per gli abitanti del territorio (oltre 100mila ma che in estate si triplicano) che si troverebbero privati di una struttura ospedaliera a metà strada fra Anzio e Ostia. Solo gli interventi d’urgenza si attestano su una cifra da capogiro: 24.365 l’anno.

Il provvedimento, firmato dal dirigente del dipartimento sociale della Pisana Alessandro Coreani il 12 giugno, fissa al 16 luglio prossimo il termine massimo per la chiusura. Giusto il tempo per trasferire gli ammalati altrove. Dove? Ad Anzio, Ostia, Albano, Civitavecchia.

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