Quello di oggi si preannuncia come il lunedì nero degli ospedali. Dovrebbe essere impossibile farsi operare, anche per chi lintervento chirurgico se lè visto programmare da tempo. Secondo le previsioni dellAaroi (lAssociazione anestesisti e rianimatori ospedalieri italiani), che ha indetto uno sciopero nazionale per lintera giornata, non dovrebbe essere effettuato il 95% delle operazioni. «Salvo - precisa Gianmario Monza, il presidente regionale del sindacato dei rianimatori - quelle urgenti. A tener lontani per ventiquattro ore gli anestesisti è la protesta contro listituzione della scuola di specializzazione in Medicina demergenza e urgenza con cui - dichiara Vincenzo Carpino presidente dellAaroi - si vuole creare un medico con le competenze che adesso, invece, sono giustamente affidate ai singoli specialisti. Questo - precisa il dottor Monza - non è uno sciopero per motivi economici ma per tutelare lidentità professionale degli anestesisti anche nellinteresse dei cittadini». Certo sarà difficile per i cittadini digerire lo sciopero di domani. Veder sfumare, indipendentemente dallentità, lintervento chirurgico tanto atteso. Una situazione che, stando alle previsioni dellAaroi lombarda, dovrebbe interessare davvero tanti pazienti. Saranno garantite solo le urgenze. Dei 500 anestesisti milanesi, dei quali 350 iscritti allAaroi, pochi sembra entreranno in sala operatoria a Milano. Basti guardare le previsioni del sindacato degli anestesisti. «In ben tre nosocomi (Policlinico, Sacco e San Paolo) - dichiara il dottor Monza - tutte le sale operatorie saranno inaccessibili.
Al San Carlo gli anestesisti prenderanno parte agli interventi chirurgici dei pazienti oncologici, al Niguarda, invece, saranno operativi per quelli del Dipartimento dEmergenza e Urgenza. Al Fatebenefratelli infine di 11 sale operatorie ne funzioneranno solo 2 o 3».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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