Anglicani, ormai è scisma su preti donne e nozze gay

da Londra

Scisma in vista nella Chiesa anglicana, quella fondata dal sovrano Enrico VIII nel 1535, staccandosi da Roma. L’ala tradizionalista della Comunione anglicana, contraria alla consacrazione vescovile di donne e preti gay e alle nozze religiose tra persone dello stesso, ha deciso di organizzarsi in modo indipendente e autonomo. Non riconoscerà più l’autorità suprema dell’arcivescovo di Canterbury, capo della Chiesa anglicana. Lo strappo è avvenuto due giorni fa a Gerusalemme, dove dopo una settimana di incontri 300 vescovi «conservatori» si sono espressi contro il «falso vangelo» predicato dai sacerdoti anglicani «liberali», dicendosi fedeli ai «principi morali biblici senza più contaminazioni moderne».

Il casus belli della rottura risale al 2003, quando i tradizionalisti reagirono indignati alla nomina del prete gay Gene Robinson quale vescovo. Il vescovo di Canterbury non si era opposto e per i tradizionalisti egli «va riconosciuto per il ruolo storico, ma non può più essere il leader indiscusso».

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