da Siracusa
Ha pagato con la vita il suo coraggio, listinto di buttarsi tra le onde nel mare in tempesta per salvare altre vite. Ma la sua lezione sembra essere servita a poco. Infatti anche ieri, a Noto, nello stesso tratto di mare che venerdì pomeriggio ha visto la tragica fine di Ivan Rossi, lanimatore turistico morto per aiutare alcuni bagnanti in difficoltà, si è sfiorata unulteriore tragedia: una coppia di giovani, nonostante le bandiere rosse e il mare agitato, si è buttata in acqua, e solo lintervento dei titolari di un vicino stabilimento ha evitato il peggio. E non è tutto. Già, perché emerge qualche dettaglio a dir poco sconcertante sulla tragedia del giorno precedente: mentre Ivan Rossi combatteva la sua ultima battaglia diversi bagnanti, in spiaggia, hanno ripreso tutto con i videotelefonini. Una morte-spettacolo in presa diretta che fa inorridire. Cè rabbia, a Noto, per la morte del giovane animatore di Viterbo. Una morte assurda perché indirettamente figlia dellincoscienza di altre persone, che hanno sfidato il mare a dispetto dei divieti. «Nonostante le quattro bandiere rosse che, da giorni, segnalano le cattive condizioni del mare sottolinea il sindaco della capitale del Barocco, Corrado Valvo la gente continua a fare il bagno. Una sciocchezza a cui cercheremo di rimediare rafforzando le indicazioni di pericolo. Il comportamento di questi cittadini è irresponsabile. È impensabile che le persone non tengano conto delle indicazioni di pericolo. Sulla spiaggia libera antistante la zona in cui è morto Ivan Rossi cerano e ci sono ancora 4 bandiere rosse. Se questo non basta metteremo cartelli ovunque». Secondo la ricostruzione dei carabinieri, erano cinque i bagnanti in difficoltà quando Ivan Rossi, che era a Noto con la fidanzata, si è tuffato. A dare lallarme tre di loro, che erano riusciti a tornare a riva. «In tanti raccontano gli investigatori si sono prodigati. Anche Ivan è intervenuto: ha preso una corda, ne ha dato un capo a due persone sulla spiaggia, laltro lha tenuto lui e ha cominciato a nuotare, dopo pochi minuti però si è sentito male, forse si è trattato di una congestione».
Il giovane potrebbe anche essere stato colto da infarto, a causa dello stress del momento. Quale che sia stata la causa del malore, comunque, resta leroicità del gesto. Su Ivan Rossi non sarà, comunque, effettuata autopsia. Il corpo è già stato restituito ai familiari, non è stata ancora fissata la data dei funerali, che presumibilmente si svolgeranno a Civita Castellana, il comune in provincia di Viterbo dove Ivan era nato. A Noto, lo ha annunciato il sindaco che ieri ha reso omaggio alla salma nella camera mortuaria, sarà proclamato il lutto cittadino. Cordoglio ai familiari è stato espresso dal presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, e dal governatore del Lazio, Giuseppe Marrazzo. Dal senatore Giulio Marini (Forza Italia) la proposta di conferire al giovane la medaglia doro al valore civile alla memoria: «Il nostro concittadino ha sottolineato il parlamentare ha compiuto un gesto di grande altruismo. Credo che atti come questi vadano premiati e additati ai giovani come esempio. Per questo proporrò che a Ivan Rossi venga conferita una medaglia al valore civile alla memoria».
E intanto ieri pomeriggio, come si diceva, si è sfiorata una nuova tragedia. Due fidanzati, nonostante il mare ancora molto agitato, si sono tuffati tra le onde, ma in breve sono stati trascinati al largo: la ragazza ha tentato di tornare a riva, lui è riuscito ad aggrapparsi a una boa.
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