Parte in Liguria un nuovo modo di fare ricettività e accoglienza turistica legata allo sviluppo territoriale, soprattutto quello «montano». È l«albergo diffuso», una proposta lanciata con un bando della Regione Liguria un anno fa, che si contraddistingue con abitazioni che fanno parte nello stesso centro storico, con una organizzazione e gestione unitaria dei servizi. Una nuova ricettività che comprende anche l«ospitalità diffusa», nel caso di unità abitative localizzate in più borghi. Lalbergo diffuso è una struttura ricettiva simile ad un vero e proprio hotel. Struttura che ha sede in borghi storici con più di cento abitanti e collocata non in un unico edificio ma in strutture «orizzontali». Lospitalità diffusa è il progetto che prevede un unico servizio di prenotazione e ricevimento per una serie di diverse strutture ricettive (alberghi, residenze turistiche, bed and breakfast e agriturismi).
La giunta ha finanziato con 2 milioni e 600 mila euro lapertura di quattro alberghi diffusi ad Apricale, Borgomaro e Castelvittorio nellimperiese e lospitalità diffusa in val Graveglia, Val dAveto e Val di Vara con i comuni di Maissana e Ne capofila.
Linvestimento regionale movimenterà complessivamente oltre undici milioni di euro per la valorizzazione di diversi territori dellentroterra ligure.
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