Antiterrorismo: Blair costretto al compromesso

Antiterrorismo: Blair costretto al compromesso

Londra. Il Parlamento britannico non approverà mai l’estensione del fermo di polizia da 14 a 90 giorni. Il primo ministro laburista Tony Blair, benché convinto che la misura sarebbe efficace per combattere il terrorismo, è ormai rassegnato a raggiungere un compromesso. Lo ha rivelato ieri The Observer e lo ha confermato Downing Street. «Il primo ministro riconosce che debbano esserci dei negoziati e un compromesso, ma secondo lui i 90 giorni sono giusti», ha detto un portavoce del premier.
La settimana scorsa, al termine di una tesa seduta della Camera dei Comuni, quando era diventato evidente che la norma sarebbe stata bocciata, il ministro degli Interni Charles Clarke si è visto costretto a promettere nuovi negoziati con l’opposizione.

I 90 giorni di fermo di polizia per i sospetti terroristi sono osteggiati da una larga maggioranza di parlamentari, anche laburisti, ma - secondo un sondaggio di Sky News - riscuotono il consenso della maggioranza dei britannici.

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