Arrestato l’assassino della giornalista Politkovskaja

Mosca Gli investigatori dicevano che si nascondeva in Europa, in Belgio. L’hanno arrestato invece l’altra notte in Cecenia, a quasi cinque anni dall’uccisione della giornalista di opposizione Anna Politkovskaja, freddata con una pistola mentre rincasava a Mosca il 7 ottobre 2006, il giorno del compleanno di Putin. Il ceceno Rustam Makhmudov, il suo presunto killer, se ne stava tranquillo nella casa dei genitori a solo 30 km a ovest di Grozny, la capitale del regno caucasico di Ramzan Kadyrov, il «luogotenente» di Putin che ostenta un controllo pieno del territorio e che all’epoca era tra i bersagli preferiti della Politkovskaja, insieme all’attuale premier russo.
La notizia dell’arresto è stata anticipata dai difensori dei due fratelli di Rustam, Dzhabrail e Ibragim, entrambi coinvolti nella vicenda processuale, e confermata poi dal comitato investigativo, che ha annunciato il trasferimento del latitante a Mosca per un interrogatorio e ringraziato la polizia belga per il suo contributo.


La svolta arriva a indagini ancora in corso, anche se mancano i mandanti. Un primo, controverso processo si era concluso nel febbraio del 2009 con l’assoluzione per mancanza di prove di tre imputati, tutti comprimari.

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