I carabinieri del gruppo di Locri (Reggio Calabria), hanno arrestato Rocco Barbaro, 52 anni, latitante dal 2015, già proposto per l'inserimento nell'elenco dei 30 ricercati più pericolosi.
Barbaro si era sottratto ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Milano, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo. Già latitante per ben due volte, Barbaro è ritenuto elemento di vertice dell'omonima 'ndrina operante a Platì ed in Lombardia, egemone nel traffico di cocaina.
Tra il maggio 2013 e il gennaio 2014 il boss è stato intermediario della cessione della proprietà di un bar di Milano. L'accusa è intestazione fittizia a una terza persona perché la precedente gestione aveva numerosi debiti. Inoltre Barbaro avrebbe controllato e gestito l'operato del nuovo titolare, anche lui originario di Platì.
Dopo essere stato detenuto per 15 anni per traffico di droga Barbaro, nel 2013, lavorava come gommista in un'officina di via Toscanelli a Buccinasco dove si era trasferito nel 2012.
Quando i carabinieri sono entrati in casa hanno sfondato la porta con un ariete. Il latitante ha prima provato a scappare per le scale e poi fino al tetto dove è stato preso.
da capo vero a quel punto ha ordinato alla madre di fare il caffè per i carabinieri: "Mamma, fai il caffè al comandante e agli altri", avrebbe detto.Poi è uscito di casa con la maglietta nera e un giubbotto di pelle marrone arrotolato sui polsi per non far vedere le manette davanti alla gente che aspettava fuori dall'abitazione.
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