Assistenza gratis a tutti Il Pdl lancia una rete «al servizio degli italiani»

MilanoSono la riserva di caccia della sinistra, lo strumento con cui i vecchi partiti avevano messo radici nel territorio. Le sezioni, i patronati sindacali, le migliaia di grandi e piccole sedi dove si creava un rapporto diretto tra la politica e i cittadini. Il Pdl ha deciso di scendere su questo terreno.
L’operazione si chiama «Al servizio degli italiani» e ha l’ambizioso obiettivo di aprire uno sportello in ognuno degli ottomila comuni del Belpaese, per aiutare chiunque nei problemi quotidiani. «Mettetevi anche voi, come me, al servizio degli italiani», è l’invito di Silvio Berlusconi che ha presentato ieri l’iniziativa con il ministro Michela Vittoria Brambilla a Palazzo Reale di Milano. Il premier ci crede così tanto che ne è il presidente onorario.
L’idea del Pdl-Asdi è semplice. I cittadini incontrano mille ostacoli ogni giorno: hanno bisogno di assistenza fiscale e previdenziale, di essere aiutati nei rapporti con l’amministrazione pubblica, di consulenze sulla casa, il condominio, le banche; alle imprese serve consulenza e formazione; i giovani chiedono orientamento per entrare al lavoro, ottenere credito, gestire pratiche; le famiglie vogliono saperne di più in materia di diritti, stalking, maternità, assistenza, pari opportunità.
«Non tutti sanno cosa fare quando insorge qualche controversia, sul lavoro o in altri rapporti. Non tutti i cittadini conoscono le opportunità offerte dalle leggi mentre le fasce più deboli, magari proprio i destinatari di certe agevolazioni, faticano a districarsi tra le maglie della burocrazia», dice il ministro, responsabile del movimentismo Pdl e presidente dell’organizzazione, sia pure senza deleghe operative.
L’esempio lo offre lo stesso Berlusconi: la social card. Secondo il presidente del Consiglio, «ne ha usufruito soltanto il 23 per cento dei possibili beneficiari». Un domani basterà telefonare ai «Pdl-point» oppure recarsi nelle sedi per sapere che cosa si può fare.
Dunque, gli sportelli offriranno assistenza, consulenza, orientamento, conciliazione. Vogliono rendere migliore la vita degli italiani. A differenza dei patronati, il loro servizio sarà completamente gratuito. Essi nascono nel Pdl, di cui condividono scopi e valori, ma chiunque vi si potrà rivolgere: singoli, famiglie, associazioni, lavoratori, disoccupati, pensionati, aziende grandi e piccole. Chi bussa non dovrà mostrare la tessera del partito, che pure campeggia nel logo. Il Popolo delle libertà non si rivolge soltanto ai «suoi», ma a tutti.
«Abbiamo già aperto una prima rete di 500 presenze sul territorio - spiega Berlusconi -. Entro un mese e mezzo vogliamo arrivare a mille che presenteremo in una convention». Un’azione capillare, un modo per avvicinarsi ai cittadini superando il modello dei patronati e dei Centri di assistenza fiscale dei sindacati. «La gente ci ha dato credito, ora ci mettiamo al loro servizio per rispondere a questa fiducia, radichiamo più profondamente il legame che ci unisce», dice Michela Vittoria Brambilla.
Tutte le informazioni si trovano sul sito www.alserviziodegliitaliani.it, al numero verde 800-949411 (per chiamate da telefono fisso) e al numero 02-44409999 (per i cellulari). Bisogna registrarsi, lasciare alcuni dati e in pochi giorni verranno contattati sia quanti intendono aprire una sede sia chi chiede un servizio, per ora offerto dal call center (aperto dalle 10 alle 18 dal lunedì al venerdì), ma presto disponibile nei punti disseminati sul territorio. Chi intende avviare uno sportello dovrà pagare soltanto l’affitto e le bollette: la sede centrale darà tutto il sostegno operativo necessario.
«Sarà anche un’occasione per creare nuovo lavoro - dice il ministro Brambilla - perché ogni sportello opererà in autosostentamento.

In queste ore il nostro numero verde ha già ricevuto decine di telefonate di persone interessate all’iniziativa. Faccio appello a militanti, simpatizzanti e tutti i cittadini: coinvolgetevi, entrate nel network. Bastano pochi giorni per aprire una sede».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica