Il bollino. C’è la banana con quello blu, per il momento non ci sono i partiti nonostante la pensata dell’antipolitico Beppe Grillo, ma intanto a Milano cominciano a girare gli autobus con quello verde. Mezzi super ecologici per consolare gli automobilisti che dal 2 gennaio per circolare in centro sono costretti a pagare l’Ecopass, la tassa contro l’inquinamento dell’aria. Come a dire voi fate la vostra parte, ma anche noi. Noi, per l’occasione, sono il Comune e l’Atm, l’azienda del trasporto cittadino che ieri ha annunciato la nuova campagna che, parola del presidente Elio Catania, «in diciotto mesi cambierà completamente il volto della flotta impiegata nel servizio pubblico». Proprio quanto chiesto da Letizia Moratti con il suo programma elettorale e soprattutto alla vigilia del varo del ticket. «A Milano - spiega il sindaco a bordo dei nuovi esemplari griffati Iveco - abbiamo già il parco dall’età media più bassa e il ricambio più veloce, con sostituzioni in media ogni 6,3 anni. Con questi bus di nuova generazione, a bassissimo impatto ambientale e meno inquinanti degli Euro 5, siamo assolutamente all’avanguardia anche per l’abbattimento delle emissioni». L’Ecopass? La sperimentazione di un anno del pedaggio antismog prevede «forme di consultazione dei cittadini». A fine anno un referendum o qualcosa di simile.
Per ora il programma smog prevede entro un anno e mezzo ben 310 bus super ecologici che sostituiranno i vecchi Euro 2 ed Euro 3 ed entro il 2010 ben 693 nuovi mezzi. Si parte con 60 nuovi filobus verdi e 250 autobus, questi ultimi presentati ieri in piazza della Scala e pronti a entrare in servizio sulle linee 60 e 54. Per ora 7 esemplari, ma entro maggio assicura la Moratti ne arriveranno altri 50. Bus da 12 metri di classe Eev-diesel a bassissimo impatto ambientale che, anticipando le più severe normative future Euro 5 che entreranno in vigore nel 2012, consentiranno già di ridurre dal 5 al 7 per cento il consumo di gasolio rispetto agli Euro 3 e di oltre il 60 per cento le emissioni di azoto. Ingente anche la riduzione del 30 per cento delle emissioni rispetto a un Euro 4. Lo studio comparativo sulle emissioni assicura che i nuovi autobus di linea ridurranno del 50 per cento la produzione di ossido di carbonio e di idrocarburi e abbatteranno del 90 per cento il Pm10 in uscita dai tubi di scappamento. «Entro il mese di maggio - le parole della Moratti - i 7 eco-bus da 12 metri da oggi sulle le strade di Milano diventeranno 50 e se ne aggiungeranno altri 50 (20 sulle linee suburbane) da 18 metri tra ottobre e dicembre». E un’altra partita di 150 bus (100 da 12 e 50 da 18 metri) entrerà in servizio entro il 2009. Nel frattempo, a dicembre, arriverà il primo filobus climatizzato da 18 metri, destinato a rimpinguare le fila di una flotta da 60 nuovi mezzi filoguidati. Prima della fine del 2008 arriveranno anche i primi dieci radiobus ibridi. Il rinnovo della flotta si inserisce nel nuovo piano industriale di Atm da 900 milioni di euro. «In tre anni - precisa Catania - faremo il doppio degli investimenti dei precedenti sette. E Milano, grazie alla lungimiranza dei suoi amministratori, ha già il 65 per cento dei chilometri percorsi (metropolitana, tram e filobus) con alimentazione a energia elettrica e dunque a bassissimo impatto inquinante. Il valore più alto in Italia».
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