Un metrò ogni sessanta secondi. Sarebbe un’opportunità davvero niente male per la Milano dell’Expo. Ma avverte Elio Catania bisogna attendere ancora due anni. Sì, la frequenza dei treni sulla linea rossa sarà di appena un minuto ma, attenzione, solo nel 2010. «Dopo una serie di ricorsi, il progetto è partito nel luglio 2007. Oggi, la frequenza delle corse, in piena sicurezza, è ferma a novanta secondi. Entro la fine di quest’anno sarà operativo il test in linea, per la fine del 2009 ci sarà l’esercizio “misto” ovvero con il vecchio e il nuovo sistema di segnalamento insieme, e per il settembre 2010 avremo la piena operatività del nuovo sistema». Dunque, una buona notizia che il presidente di Atm «vende» alla commissione Trasporti di Palazzo Marino, dove risponde alle domande dei consiglieri sul servizio dell’azienda di foro Bonaparte. E dove, Catania, spiega nel dettaglio la necessità di dotare Milano di «semafori intelligenti»: «Ce ne sono quindici con preferenziamento attivabili, non c’è un problema di tecnologia quanto di volontà politica». Già, secondo Atm sarebbero indispensabili altri 66 «semafori intelligenti» in altrettanti incroci «seriamente critici» e dove favorire il transito del mezzo pubblico eviterebbe, magari, qualche sinistro di troppo. Come dire: «C’è un legame diretto tra i percorsi protetti e la diminuzione degli incidenti» ovvero «l’87 per cento della nostra rete è su sede promiscua e su sede promiscua avviene il 93 per cento degli incidenti». Spiega che il super manager di foro Bonaparte accompagna con un altro dato, «l’85 per cento degli incidenti è però irrilevante e i tempi di fermo sono inferiori ai dieci minuti, mentre solo il 5 per cento degli incidenti comporta un fermo di un’ora e oltre». Inoltre, completa Catania, «in questa condizione, con un traffico su corsia promiscua la velocità media dei mezzi di superficie è di 15 chilometri all’ora contro, ad esempio, tanto per essere chiari, i 25 chilometri ora di Monaco, Praga e Stoccarda».
Insomma, Atm reclama alla proprietà cioè al Comune di Milano «la riqualificazione di 15 chilometri di corsie non protette, 31 chilometri di nuove corsie riservate», «l’installazione di 89 nuove telecamere e 66 semafori intelligenti sulla linea 90-91».
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