L'amante respinto dopo 18 anni

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L'amante respinto dopo 18 anni
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Forse aver perso i miei genitori da giovane mi deve aver segnato. Fatto sta, che è da tutta la vita che fatico, e molto, a legarmi affettivamente a qualcuno. Mi chiamo Lorella S., ho 43 anni, lavoro come hostess sui voli civili. Anche il tipo di vita che faccio non mi ha aiutata: spesso, spessissimo in viaggio, incontri occasionali (mi dicono che sono una «bella donna», la solita litania per portarmi a letto), complimenti per i miei capelli biondi, io sto però sto sempre sulle mie, ma... Per la prima volta qui in questa lettera voglio «confessare» il lato nascosto della mia esistenza; mai raccontato a nessuno, nemmeno alla mia migliore amica. Perché farlo così, per lettera, pubblicamente? Avrei potuto dirlo in un confessionale (ma non frequento chiese), da uno psicologo (non credo di essere «sofferente»), a una persona di fiducia (quale?). Con questo mio scritto resto anonima... ecco, l’anonimato che mi protegge. Da quando ho 25 anni sono l’amante di uomo sposato, assai ricco e potente, che abita nella città dove vivo quando non sono su un aereo. L’ho conosciuto durante un viaggio a New York, ci siamo scambiati i numeri di telefono e nel giro di pochissimo tempo siamo finiti sotto le lenzuola e da allora è continuata una storia di grande passione fisica, ma anche affettiva; come dice lui, scherzando «sarei sempre la mia bambolina». Ora io lo voglio lasciare perché ho incontrato un uomo che mi piace tanto e amo, un collega con cui vorrei, finalmente, crearmi una vita, una famiglia. Ma il mio amante è fuori si sé, mi perseguita in modi diversi, piange al telefono. Lancio un sos: cosa posso fare per staccarlo da me?
Lorella S.

Cara Lorella, mi perdoni ma quando di questi tempi sento il racconto di amanti respinti che si fanno insistenti mi spavento sempre. Quindi la prima cosa che la prego di fare è di fugare il sospetto che questo signore possa diventare molesto o violento. E a questo proposito temo sia costretta a rivolgersi a qualcuno che conosce e a metterlo/a a parte della situazione. Una volta che si sarà messa al sicuro, smetta di farsi problemi. Sono diciott’anni che lui non se ne fa né nei suoi confronti né in quelli di sua moglie. Se davvero il suo amante non potesse fare meno di lei, nel corso di tutto questo tempo avrebbe optato per scelte diverse.

Invece scopre di amarla alla follia proprio quando lei «rischia» di farsi finalmente una vita (vera). Se lei ne avesse avuta una prima, non avrebbe mai potuto restare alle sue dipendenze emotive, in attesa dei suoi ritagli di tempo. Non abbia dubbi.

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