Gian Maria De Francesco
da Roma
Autostrade ha inviato allAnas parte della documentazione relativa alla fusione con Abertis, richiesta nei giorni scorsi dallente. Secondo quanto risulta al Giornale, alla società presieduta da Vincenzo Pozzi mancherebbero ancora i dati sulla solidità finanziaria del nuovo conglomerato elaborati da Goldman Sachs e lintervento nel cda dello scorso 2 maggio del consigliere dimissionario Giuseppe Guarino, il primo a contestare la violazione della Convenzione con lAnas in materia di obblighi informativi. È stata invece spedita la relazione dellex amministratore delegato Vito Gamberale, che ha perso lincarico dopo essersi opposto alloperazione. Entro lunedì, comunque, tutti i documenti dovrebbero essere inviati.
E il cda di Autostrade di ieri ha cooptato il dg Giovanni Castellucci in sostituzione di Guarino conferendogli le deleghe di Gamberale. Questultimo, secondo quanto si apprende, non ha preso parte al consiglio per non creare una situazione di imbarazzo nel passaggio di consegne. Il gruppo che fa capo alla famiglia Benetton ha approvato i conti dei primi tre mesi 2006 che si sono chiusi con un utile netto consolidato di 123,6 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto allanno precedente e sostanzialmente in linea con le stime del mercato. I ricavi consolidati si sono attestati a quota 682,5 milioni (+8,2%), mentre lincidenza del margine operativo lordo sui ricavi è scesa dal 61,4 al 59,5% per via del maggior costo del lavoro. Gli investimenti di Autostrade nelle grandi opere nel trimestre sono aumentati del 47% a 206 milioni. In Borsa il titolo ha perso lo 0,55%.
A Roma, però, la polemica politica non si è placata. Alcuni parlamentari dellUnione, dei quali fa parte anche Paolo Brutti (Ds), intendono inviare una lettera alla commissione Anas su Autostrade-Abertis alla quale partecipano Andrea Monorchio, Luigi Cappugi e Guido Rossi chiedendo di affidare a un advisor indipendente la valutazione dellequilibrio economico della nuova entità rispetto agli obiettivi fissati dalla Convenzione del 1997.
Nessuna novità sulla costituzione di una contro-cordata italiana i cui lavori procedono coperti dal più stretto riserbo.
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