Balotelli: «Stufo di sentirmi dire che devo crescere»

«L’Europeo è l’occasione della mia vita». Mario Balotelli dà ragione al suo ct: l’azzurro per zittire tutte le cattiverie sul suo conto «e ne ho sentite in Inghilterra, soprattutto l’hanno sentite i miei genitori»; per dimostrare «a chi sostiene che devo crescere di testa che non è vero, sono stufo di sentirmelo dire, se devo crescere è tatticamente e tecnicamente». Può esser davvero l’Italia di Balotelli&Cassano? «Questo lo scrivono i giornali ma noi due non siamo i più forti, siamo i più chiacchierati - sorride - Di certo andiamo molto d’accordo in campo e fuori forse perché siamo simili». SuperMario tiene a ribadire che il Milan non è in cima adesso ai suoi pensieri: «Io sono del Manchester City e voglio rimanere lì, non è un trucchetto di Raiola, io resto lì. Io al Milan e Thiago Silva al City? Se lui verrà da noi saremo più forti». È Balotelli show: «Prandelli come Mancini - spiega - mi ha dato molta fiducia, mi ha aspettato e non vedo l’ora di ripagarlo, ho parlato con il ct, non serve che sia lui a dirmi che non posso sbagliare.

Sono pronto e spero di fare meglio rispetto al City, le responsabilità non mi sono mai pesate, anzi sono felice di averle. Mai temuto di perdere la Nazionale perché con Prandelli sono sempre stato in contatto. Agli Europei non lascerò mai la squadra in 10. Io nervoso? Mai».

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