Per «Bambi» il problema resta la crisi economica

da Madrid

Ha superato le polemiche sulle trattative con l’Eta, le battaglie sui temi etici (dal matrimonio per i gay al divorzio «express»), quelle sull’immigrazione «fuori controllo» ma soprattutto il rallentamento dell’economia. Negli ultimi mesi José Luis Zapatero, «Bambi», secondo il suo vecchio soprannome, ha dovuto fare i conti con i problemi di una macchina produttiva che negli ultimi anni viaggiava lanciatissima.
Dopo anni di boom l’economia spagnola segna infatti il passo. La crescita del Pil, superiore al 4% un anno fa, dovrebbe scendere nel 2008 al 2%, livello mai toccato dall’inizio degli anni 90. Principale causa del rallentamento i problemi del mercato immobiliare. L’edilizia rappresenta infatti il 20% dell’attività economica. La disoccupazione, che nel 2007 ha raggiunto il livello più basso da 30 anni, è in rialzo, e oggi si contano 2,3 milioni di persone in cerca di lavoro.

Proprio l’economia sarà una delle priorità del prossimo governo. Insieme ai problemi che hanno caratterizzato l’ultima legislatura: i rapporti con i movimenti separatisti i e con l’Eta, l’immigrazione, il confronto con la Chiesa sui temi etici.

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