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Bari, inchiesta sanità: in manette cinque persone Coinvolto anche il senatore Pd, Alberto Tedesco

Cinque persone sono state arrestati dai carabinieri nell’ambito di una delle inchieste della procura della Repubblica di Bari sulla gestione della sanità in Puglia. Indagato per turbativa d'asta Alberto Tedesco, senatore del Pd

Bari, inchiesta sanità: in manette cinque persone 
Coinvolto anche il senatore Pd, Alberto Tedesco

Bari - Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri nell’ambito di una delle inchieste della procura della Repubblica di Bari sulla gestione della sanità in Puglia. Si tratta dell’ex capoarea gestione Patrimonio dell’Asl Antonio Colella e dei dirigenti Nicola Del Re e Filippo Tragni, del legale rappresentante dell’azienda Viri, Michele Columella e del titolare di fatto della stessa società, Francesco Petronella, cognato di Alberto Tedesco ex assessore alle politiche della Salute e ora senatore del Pd.

Indagato un senatore del Pd La richiesta d’arresto per il genero (Elio Rubino) e il segretario (Mario Malcangi) del senatore Alberto Tedesco (Pd), ex assessore regionale pugliese alla Sanità, è stata rigettata dal gip del Tribunale di Bari Vito Fanizzi nella vicenda che oggi ha portato all’arresto di cinque persone. Nell’inchiesta Tedesco è indagato per turbativa d’asta, concorso in violazione del segreto d’ufficio e corruzione. Per Tedesco la Procura non ha chiesto misure cautelari nonostante venga riconosciuto il suo ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività illecite. Comunque "nei suoi confronti - è detto in una nota della Procura - sono al vaglio degli inquirenti ulteriori vicende sospette". L’inchiesta è relative a gare pubbliche, per svariati milioni di euro, indette dalla Asl di Bari per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali prodotti nelle strutture sanitarie e amministrative dell’ente e per il completamento delle attrezzature dell’Istituto di ricerca Oncologico di Bari. 

Ai domiciliari I cinque, che sono agli arresti domiciliari, sono accusati, a vario titolo, di turbativa d’asta, corruzione, rivelazione di segreti di ufficio e falsità materiale in atti pubblici. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip del Tribunale di Bari Vito Fanizzi su richiesta dei pm Desirè Digeronimo, Marcello Quercia e Francesco Bretone.

Le indagini sono state svolte dai militari del Nucleo investigativo di Bari e del Ros.

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