Basta mandarci i geni del cartellino

Quando il numero di ammoniti ed espulsi supera quello dei gol, anche un bambino capisce che l’arbitro ci ha messo del suo nella sconfitta del Toro. Nella speranza di non incrociare per molto tempo un altro genio dal cartellino facile, ci tocca ripassare alla moviola le tante, troppe occasioni divorate davanti a una Lazio che fino all’1-0 (ingiusto, ma tant’è) era assolutamente abbordabile. La spizzata di Amoruso fuori di poco e la successiva leggerezza della difesa (che ha spalancato la porta granata a Zarate) hanno virtualmente chiuso la partita, che poteva e doveva finire diversamente. Ma l’abbaglio di Gava sul rigore del 3 a 0 e l’espulsione di un Sereni che ha fatto l’impossibile è francamente insultante. Da applausi anche la scelta di far ripetere l’inutile rigore di Amoruso (e poi dici che uno in curva deve stare calmo...). Siamo alle solite: saldo con la fortuna in rosso, primato assoluto nella classifica storica dei «se» e dei «ma».

E pensare che la squadra ha tutti i numeri (sempre se ci lasciano giocare in 11) per fare grandi cose. Visto che vincere a Udine sarà altamente improbabile, meglio evitare brutte figure mercoledì col Livorno in coppa Italia.
Ps: Ma quanto sono brutte le nuove maglie dei gobbi? Di più...

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