Da un mese senza i buoni per ritirare gli alimenti senza glutine. I celiaci genovesi sono alle prese con un grave disservizio del servizio pubblico. Chi è costretto a mangiare cibi confezionati con farina speciale e rischia la vita in caso di minima «contaminazione» da glutine, riceve blocchetti annuali per acquistare gratuitamente prodotti specifici in farmacia. Ma a inizio gennaio questi blocchetti non sono stati consegnati alla Doria di Molassana. Per giorni i celiaci si sono presentati nella speranza di avere finalmente i buoni che spettano loro. Ma la risposta è sempre stata la stessa. Al massimo qualcuno veniva invitato a lamentarsi con la direzione dellufficio protesi.
Detto, fatto. Alla direzione spiegano semplicemente che cè stato un «problema». Che la ditta incaricata di stampare i blocchetti non lo ha ancora fatto. Ma che presto la situazione dovrebbe sbloccarsi. Probabilmente a inizio febbraio dovrebbero arrivare i ticket. Speranze che spesso non possono bastare a chi non affrontare spese ingenti semplicemente per magiare il pane (fatto in casa con ingredienti controllati) o una pastasciutta. La Asl in effetti assicura anche di aver avvisato Federfarma perché sparga la voce tra i farmacisti e li informi del momentaneo disservizio. Sempre nella speranza che il farmacista dia i prodotti sulla fiducia del cliente che gli si presenta a chiederli ma anche sulla fiducia nel servizio sanitario che si impegna a risarcire quanto prima il costo. Un sistema poco credibile, che infatti provoca anche problemi attuativi. Non tutte le farmacie, soprattutto di fronte a clienti sconosciuti, possono provare a «fidarsi».
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