È scattata la gara delle idee per dotare lEurozona di strumenti in grado di gestire più efficacemente le difficoltà di bilancio. La proposta lanciata dal premier belga Yves Leterme lo dimostra: lidea è creare una istituzione europea, unagenzia, se non addirittura un Tesoro dellEurozona, in grado di emettere debito pubblico e gestirlo in modo che ogni Stato garantisca implicitamente il debito proprio e quello di tutti gli altri. Non si tratta di una proposta nuova, certo finora nessun capo di governo laveva mai sponsorizzata apertamente. Improbabile che se ne faccia qualcosa di concreto: sta di fatto, però, che la crisi greca ha smosso acque stagnanti e convinzioni incrollabili. Negli ultimi giorni, si avverte ormai come inevitabile che il commissariamento politico della Grecia da parte dellEurogruppo conduca a una qualche forma di «corresponsabilità strutturata» sulle scelte dei vari governi.
Cè unaltra ragione che spinge il Belgio a rilanciare una discussione che, già si sa, porterà a un irrigidimento della Germania: togliere al duopolio franco-tedesco il primato delliniziativa politica sul coordinamento delle politiche economiche. La coppia Francia-Germania sta esercitando un ruolo chiave nella crisi greca (in conseguenza del peso dellesposizione dei due Paesi sui titoli del debito pubblico ellenico) in totale sintonia nella campagna per stringere le maglie della regolazione della finanza, ultimo il caso dei credit default swap sul debito sovrano. Ma si dice, a Bruxelles, che mai come in questo periodo i governi belga e lussemburghese sono stati così in sintonia, soprattutto dopo che lOlanda è precipitata in una fase politicamente burrascosa dopo la rottura della coalizione di maggioranza.
Juncker ha chiesto ai ministri di impegnarsi a confrontarsi sulle leggi di bilancio dei propri Paesi nellEurogruppo prima di presentarle a casa propria: finora però non gli ha risposto nessuno.
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