La bella estate in città tra premi Nobel e pellicole amarcord

La bella estate in città tra premi Nobel e pellicole amarcord

Che la Fortuna regni sulle umane cose lo intuirono già gli antichi. «Fortuna, come la luna tu sei variabile, sempre cresci e decresci», scandivano i Carmina burana, sintetizzando secoli di riflessioni profane. Fortuna imperatrix mundi, musicherà Carl Orff. Proprio Fortuna e Destino sono i temi-chiave intorno a cui ruota la 15esima edizione della Milanesiana, la kermesse ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi che prosegue fino al 10 luglio intrecciando letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia e teatro. Oltre 40 gli appuntamenti di una manifestazione sempre più internazionale con 160 artisti da 32 paesi, e 26 vincitori di premi tra Nobel, Pulitzer, Palma d'Oro, Leone D'Oro, David, Strega, Campiello, Duse e altri. Molti gli spazi inediti che si affiancano ai luoghi tradizionali come il Dal Verme, la Sala Buzzati del Corriere della Sera e lo Spazio Oberdan. Quest'anno ci sono anche Palazzo Edison, Palazzo Corio-Casati della Bpm, Pinacoteca di Brera, Piccolo Teatro Paolo Grassi, Iulm, Politecnico, Teatro No'hma e Cavallerizza del Fai, con puntate anche a Torino, borgo medievale e Circolo dei lettori. Tre le macrosezioni.
La prima è quella delle serate al Dal Verme, dove fino a oggi si riflette in parole e musica sul rapporto tra fortuna, destino, libertà, bellezza. Alle serate sono associati gli Aperitivi con l'Autore in Sala Buzzati. La seconda sezione, da domani fino al 3 luglio, ripropone per la terza volta la formula Orariocontinuato: mentre a Palazzo Reale, alle 12, Paolo Terni cura «Il respiro della musica», con concerti commentati (Liszt, Bach, Debussy, pianoforte Michele Sganga), la sera, allo Iulm (ore 21), si dibatte sulla fortuna in chiave filosofica.
Fra gli ospiti il Nobel per l'economia 2005 Robert Aumann, il filosofo Giovanni Reale, l'antichista Eva Cantarella, il filosofo Marc Augé. Questo da domani al 29, mentre dal 30 al 1° luglio si parla di viaggio, reale e metaforico, con Sabrina Colle, Antonio Ricci, Piero Chiambretti, Philippe Daverio, Aldo Grasso e molti altri. E il 30 si assegna il premio letterario «Fernanda Pivano».
Terza e ultima sezione (4-10 luglio), La Rosa monografica: qui a farla da padroni sono cinema e teatro. Attesa, il 4, la proiezione di «Die Andere Heimat», di Edgar Reitz, presentato quest'anno a Venezia. Il giorno dopo omaggio al primo cinema di Tinto Brass, quello sperimentale anni '60, già molto discusso ma non ancora intriso di erotismo.

Dopo una parentesi economica, con Mario Monti ed Edoardo Nesi (Strega 2011) che il 7 si scambiano idee al Politecnico sul futuro di Milano, spazio al teatro il giorno 8 al Parenti, con l'anteprima di «Finalmente Truffaut», protagonista Sergio Rubini. Si chiude il 10 con una notte dedicata al quarto di secolo di «Blob»: proiezione in Sala Buzzati a cura di Enrico Ghezzi.

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