Benzema come Sneijder L’Inter sta già pensando a un altro scherzo al Real

Se Cristiano Ronaldo a domanda risponde: «Io al Barça? Mai dire mai», allora significa che può succedere veramente di tutto. Tempo al tempo. Dopo il primo anno di Inter, Josè Mourinho ha iniziato dall’attacco. La squadra si era laureata campione d’Italia con 70 reti, miglior reparto assieme al Milan, Ibrahimovic capocannoniere con 25 reti. Josè è arrivato e li ha cambiati tutti e cinque, Ibrahimovic, Adriano, Cruz, Crespo e Suazo. Via. Motivi diversi, acqua passata. Non è certo il futuro della panchina nerazzurra ma una pista sembra buona, quella che porta a Karim Benzema. Il francese ha tutte le caratteristiche che servono: avvilito per la mancata convocazione al Mondiale, stagione deprimente, ennesimo flop madridista. L’Inter cerca gente motivata, potenzialmente ghiotta di rivincite, con fame. Karim Mustafa Benzema rientra nella tipologia, 1,84 metri, 23 anni, diventerebbe il più giovane dell’attacco interista e anche l’ennesima sfida a Perez che vorrebbe saccheggiarla, facendogli vedere come si rivalutano i giocatori dopo Samuel, Cambiasso e Sneijder. Il Real lo ha pagato 36 milioni di euro, con poco più di venti si porta via. Ma attenzione all’incontro chissà quanto casuale all’Hotel Rey Juan Carlos di Barcellona fra Ernesto Paolillo e El Niño Torres. Il Chelsea si dice pronto a sborsare 77 milioni, Didier Drogba lo ha chiamato: «Tu puoi renderci più forti». Molto dipende dal nuovo allenatore del Liverpool, di certo Fernando Torres non è in ottimi rapporti con Rafa Benitez. Al Chelsea resta viva anche l’improvvisa pista di Zlatan Ibrahimovic, stagione catastrofica, Lionel Messi non lo sopporta più. Già a dicembre lo svedese si era incontrato con Guardiola e gli aveva manifestato il suo disagio. Durante il recente incontro di semifinale Champions, i cronisti spagnoli si informavano sugli ultimi giorni di Ibra a Milano, e poi ripetevano in coro: «Come qui... come qui». Con una sola variante, non è Ibra ad avere il mal di pancia ma l’intera Barcellona. Ora costa 40 milioni, lo cerca anche il City. Mario Balotelli è sul mercato, la frattura con la curva sembra insanabile, difficile giocare a San Siro contro la Nord. Se il City di Roberto Mancini sgancia 40 milioni, Balo va in Premier prima di Mourinho.
Nel mercato non ci sono certezze, ma obiettivi, Chelsea e City una punta top player la prendono, Dzeko resta al Wolfsburg, troppo caro, Huntelaar e Borriello non si muovono, Adebayor sta ricevendo bruttissimi segnali da Mancini che lo reputa immaturo, poco professionale e lo relega in panchina, la peggior business card che un attaccante può esibire per offrirsi sul mercato. Kevin Kuranyi lascia lo Schalke e va alla Dinamo di Mosca, Gonzalo Higuain ha rinnovato col Real. Ci sono David Villa e Cesc Fabregas, il secondo non esattamente una punta ma tutti e due in orbita Barcellona. Il primo dovrebbe essere presentato addirittura martedì. Fabregas avrebbe iniziato a ripulire l’attico di sua proprietà a Barcellona, attualmente occupato dalla nonna alla quale ha gentilmente fatto sapere di togliere le tende. C’è Frank Ribery, dopo la retromarcia di Carlitos Tevez che ora si dice innamorato di Roberto Mancini, il francese è sempre più vicino al Real, la Juve non ci arriva ma sta preparando uno scambio clamoroso con Diego Forlan dell’Atletico, a Madrid David Trezeguet, entrambi del procuratore Antonio Calliendo: «Non lo escludo, anzi è possibile», ha dichiarato il procuratore.

La Juve punta a Gianpaolo Pazzini, sempre Trezeguet come contropartita che si avvicinerebbe a casa, abita a Montecarlo. Ma Garrone, dopo aver ingoiato la partenza di Del Neri per Torino ha fatto sapere che la Samp non sarà il supermercato d’Italia.

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