RomaLesposizione universale di Milano Expo 2015 si presenta al mondo. Venti milioni di visitatori potenziali, oltre 13 miliardi di investimenti, unarea espositiva superiore al milione di metri quadrati, 130 paesi coinvolti, 61mila nuovi posti di lavoro allanno. Tutti i numeri della mostra delle eccellenze del pianeta sono stati illustrati al corpo diplomatico, riunito ieri a Palazzo Madama, a Roma, dal ministro degli esteri Franco Frattini. Lesposizione universale torna in Italia, a Milano, dopo 109 anni, e dopo due anni di lavori preliminari, per lExpo arriva la vetrina, la campagna promozionale: «Sarà linizio di un nuovo umanesimo», il messaggio di Frattini. I 104 ambasciatori sono stati invitati a farsi portavoce presso le loro nazioni e a lavorare insieme allItalia per rendere lExpo un «laboratorio mondiale». Centonovantuno lettere dinvito sono partite allindirizzo delle diplomazie di altrettanti Paesi. La prima iscrizione è stata quella della Svizzera. Ma è solo linizio: «Abbiamo ricevuto interesse da molti Paesi e siamo fiduciosi», ha anticipato il sindaco di Milano, Letizia Moratti, commissario straordinario dellevento.
È stata lei, nel pomeriggio, a coordinare la riunione tecnica, il lavoro vero dietro la vetrina, a Palazzo Chigi. Bisogna far procedere insieme infrastrutture, sicurezza, rapporti con gli Stati esteri. E quindi nella sede del governo il sindaco, con il governatore lombardo Formigoni, ha incontrato il premier Berlusconi, i ministri Maroni, Matteoli e Frattini. LExpo esce dal circuito milanese e il governo se ne occupa a tempo pieno: sinizia a lavorare, attraverso il Viminale, a una white list, ha spiegato Berlusconi. Si tratta di una lista di aziende pulite custodita dalla prefettura di Milano per evitare «possibili infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali, attirate dallingente mole dei lavori». LExpo 2015 «sarà veramente una manifestazione che potrà segnare - ha commentato il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi - un passo avanti per quanto riguarda il momento della vita umana. Ma sarà anche unoccasione molto importante per il nostro Paese quale protagonista della scena mondiale». Secondo uno studio tecnico dellUniversità Bocconi, il valore aggiunto generato dallExpo nei prossimi anni sarà di 29 miliardi di euro, con un beneficio sul Pil nazionale dello 0,2% lanno.
Chi ha partecipato al vertice racconta di un premier orgoglioso del lavoro svolto, generoso di complimenti per la Moratti («Un sindaco straordinario prima che un commissario straordinario») lodata per la capacità di coordinare più settori e più ministeri, un lavoro «non facile». Undici miliardi e mezzo, ossia quasi lintero ammontare degli investimenti, saranno recuperati attraverso un maggiore gettito fiscale. I privati faranno la loro parte, ma il governo conferma quasi 12 miliardi (11,8) alle infrastrutture regionali e urbane e 1,7 al cuore della grande esposizione, a pochi chilometri da Milano, nella zona della nuova Fiera di Rho-Pero.
La pianta dellExpo sarà ispirata alla croce delle città romane: il Cardo ospiterà i padiglioni italiani, il Decumano quelli esteri. I lavori termineranno, ha quindi garantito Formigoni, «entro il 31 dicembre 2014»: «Il completamento delle opere sotto la regia della regione Lombardia sta procedendo in orario rispetto al cronoprogramma». Lesposizione sarà dedicata al tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita».
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