Berlusconi: "Le mie ferie di relax tra dieta e nipotini. Il Pdl? Ora le tessere"

Il premier conferma il triumvirato Bondi-Verdini-La Russa. "Ma presto daremo il via alla nuova campagna di iscrizioni". In vacanza, dieci giorni di "cura sportiva", poi farà il nonno a Villa Certosa, in Sardegna

Berlusconi: "Le mie ferie di relax tra dieta 
e nipotini. Il Pdl? Ora le tessere"

Roma Siglata la «tregua del cannolo», sedata la rivolta dei «sudisti» Miccichè-Lombardo con lo sblocco dei 4,3 miliardi di euro per la Sicilia, per Berlusconi è tempo di vacanze. Che saranno brevi e principalmente dedicate a risolvere beghe fisiche più che politiche: «Oggi ho fatto il Consiglio dei ministri e ora me ne vado un po’ in vacanza», dice il Cavaliere uscendo da un negozio del centro di Roma, vicino alla sua residenza-ufficio di Palazzo Grazioli. «Ora faccio dieci giorni di cura sportiva perché con tutto il cortisone che ho preso per i dolori al collo devo smaltire un po’». La prima tappa a Milano, poi una destinazione top secret per buttar giù qualche chilo. Confermata una puntata a villa La Certosa, buen retiro in Costa Smeralda, al centro delle polemiche nello stucchevole capitolo gossip: «Dal 10 al 20 agosto, forse fino al 25, sarò in Sardegna dove mi raggiungeranno i figli con tutti i nipoti». Relax e riposo familiare ma non solo. Come più volte annunciato, il premier non abbandona L’Aquila e l’Abruzzo: «Certo che ci andrò, ci sarò uno o due giorni a settimana: ci sono sempre da prendere decisioni importanti - risponde ai giornalisti prima di volare verso Arcore -; lì stiamo facendo grandi cose: non solo le case ma anche le villette».
Poi un accenno ai boatos che negli ultimi tempi hanno scosso il Pdl. Come procede il processo di fusione tra Fi e An? Come vanno i rapporti tra il triumvirato Bondi-Verdini-La Russa? «Nell’immediato non ci sono cambiamenti all’interno del partito - assicura il Cavaliere -. Anche perché non sono io a doverlo fare, ma è una cosa che viene fatta attraverso la dialettica democratica». Una smentita, quindi, alle voci di un ribaltone interno, conseguente a qualche screzio con i vertici pidiellini. Berlusconi ribadisce la sua stima nei confronti dei coordinatori nazionali e sconfessa certa stampa che aveva riportato suoi presunti sfoghi nei confronti dei tre, soprattutto La Russa e Verdini. «Le frasi attribuitemi in un articolo del Riformista in relazione agli onorevoli La Russa e Verdini, sono destituite di ogni fondamento - taglia corto -. Confermo volentieri la mia stima e la mia amicizia nei confronti di entrambi. Il mio giudizio su di loro resta positivo. Il Pdl - sottolinea poi Berlusconi - è un partito che ha delle sue dinamiche interne. Io faccio il presidente del Consiglio e del partito mi interesso pochissimo: sono le dinamiche interne di un grande partito che vuole arrivare al 51%». Nessuno stravolgimento in vista perché «tra poco dobbiamo aprire una campagna di iscrizioni e tutto sarà sottoposto alle dinamiche di un grande partito con regole democratiche per individuare i responsabili dei vari settori».
Arrivano rassicurazioni anche sul rapporto con il Quirinale. Archiviato il decreto anti-crisi e varato quello correttivo, Berlusconi sgombra il campo dalle supposte polemiche con il capo dello Stato con il quale «i rapporti sono perfetti. Non l’ho ancora sentito, ma lo chiamerò per fargli gli auguri di buone vacanze». Tutto liscio anche sul «nodo» della tassa sull’oro. «La norma è chiara - sostiene il premier in una nota di palazzo Chigi - e non può prestarsi ad equivoci». La tassazione delle riserve auree di via Nazionale «non potrà avere applicazione senza il parere “non ostativo”, cioè favorevole, della Bce e senza il consenso espresso della Banca d’Italia».

Perciò, sottolinea il Cavaliere, «è evidente che, nella lettera e nello spirito, la norma è pienamente rispettosa dell’indipendenza istituzionale e finanziaria della Banca d’Italia e del tutto coerente con i princìpi del Trattato e del sistema europeo delle Banche centrali».

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