Bernabè: «Tutti i gestori insieme nella banda ultralarga»

Ennesimo convegno sulla Tv del futuro con tanto di solite promesse da parte dell’amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè. In sintesi Telecom è disposta a fare la sua parte di investimento per lo sviluppo di una rete a banda ultralarga di nuova generazione, basta però che questo sia il progetto verso cui tutti gli operatori decidono di convergere.
«Se decidiamo che valga la pena di far convergere sulla piattaforma Iptv (Internet protocol television, ndr) un programma comune - ha spiegato - Telecom Italia è disponibile a sostenere gli investimenti per la banda ultra larga». Nessuna indicazione sull’entità del possibile investimento («non si può fare oggi una previsione dei costi», ha detto Bernabè). Piuttosto l’amministratore delegato di Telecom Italia ha voluto delineare quella che lui stesso definisce una visione «semplice» del futuro: «La banda ultra larga ci sarà e quindi dico che bisogna prepararsi per tempo. Dobbiamo trovarci con gli altri operatori, nel rispetto delle norme dell’Antitrust - ha spiegato - per non essere, tra cinque anni, impreparati».
Seduto al tavolo con il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, il presidente della Rai, Paolo Garimberti, e l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, Bernabè per la costruzione di una rete a banda ultralarga prevede il coinvolgimento di tutti i principali player del settore. «Si può fare», ha risposto Confalonieri. E anche Mockridge è positivo: «Vedo il futuro di Sky su tutte le tecnologie». Non c’è dubbio comunque che il tema della tv del futuro, ossia digitale e interattiva sia molto sentito dai principali player del settore. Mockridge considera l’economia digitale la ricetta vincente per la ripresa dell’Italia dopo la crisi. «In questo periodo di recessione - ha spiegato - la sfida è emergere dalla crisi e altri Paesi lo stanno facendo più rapidamente che l’Italia».

Secondo Bernabè comunque l’importante per la realizzazione di una rete Ngn, ossia Next generation Network è quello di creare una domanda per questi nuovi servizi televisivi interattivi. Secondo il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò invece «la domanda in questo campo viene sollecitata da un inizio di risposta». Ossia per creare nuovi servizi è importante prima fare una rete ultraveloce.

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