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Bersani: "L'Ulivo? Non sarà un'ammucchiata" Processo breve: "Serve coerenza dai finiani"

Il segretario Pd torna a caldeggiare l'ipotesi di riesumare l'Ulivo di Prodi: "Siamo partiti di governo provvisoriamente all’opposizione e questa volta chi stringe il patto di governo deve stare al governo". Poi torna ad accusare il premier: "Governa con gente che continua a insultarsi"

Bersani: "L'Ulivo? Non sarà un'ammucchiata"
 
Processo breve: "Serve coerenza dai finiani"

Roma - Il nuovo Ulivo "è il contrario dell’ammucchiata. E non vedo come Berlusconi possa dare lezioni a noi, quando sta cercando di governare con gente che si insulta dal mattino alla sera". In un forum su Repubblica.it, il segretario Pd, Pierluigi Bersani, torna a caldeggiare l'ipotesi di riesumare l'Ulivo di Prodi. Anche se ci tiene a precisare: "Siamo partiti di governo provvisoriamente all’opposizione e questa volta, chi stringe il patto di governo deve stare al governo. Questa proposta supera definitivamente la logica dell’Unione. È una cosa che si deve costruire e ognuno dovrà assumersi le sue responsabilità. Io ho fiducia che questa cosa possa essere fatta".

Il processo breve e i finiani "Sono anni che Berlusconi governa e parla di giustizia, certamente un servizio che non funziona in Italia per i cittadini, ma non abbiamo mai avuto uno straccio di riforma vera, che andasse nell’interesse dei cittadini che soffrono. Le decisioni sono venute soltanto quando si tratta del capo e dintorni... Nessuno è per il processo lungo, ma chiunque ha capito che sotto la bella parola di ’processo brevè c’è il solito trucco: si tratta di cancellare un numero enorme di processi, per cancellarne uno solo o un paio, quelli che interessano al leader. Questa è una cosa abnorme, inaccettabile e da parte nostra avrà un’opposizione strenua. Naturalmente, mi aspetto che anche chi ha sollevato problemi attorno a questo nodo cruciale abbia un atteggiamento coerente. Altrimenti, sarebbe una curiosa situazione".

A Renzi: per costruire non basta distruggere "Noi non siamo qui a pettinare le bambole, abbiamo un compito storico. E allora: le critiche sì ma deve venire fuori la lealtà alla ditta e a Renzi dico che per costruire non basta distruggere, l’idea della distruzione creativa non ha mai portato da nessuna parte". Così il segretario del Pd replica con durezza al sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha chiesto l’azzeramento dei big del Pd per rilanciare il partito. "Se c’è in giro un Maradona, e ci sarà - afferma Bersani - io sono qui per questo, per far girare la ruota.

Ma ci deve essere lealtà alla ditta, si deve vedere che siamo un collettivo perché, se no, finchè ci sono io, no".  

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