Bertinotti usa San Francesco e finge di non vedere la realtà

Si è tanto parlato e abusato dei termini come redistribuzione dei redditi. Frase che, alle orecchie di molti, è parsa come parola magica. Ne sono stati incantati e hanno espresso il loro voto per coloro che l’hanno saputa abilmente pronunciare. In realtà essi volevano dire: redistribuzione delle ricchezze. Ma sarebbe stato troppo dirompente, rivoluzionario, e quindi si sono limitati al “reddito”. Premesso che per parlare di redistribuzione delle ricchezze, dovremmo essere tutti d’accordo, dovremmo essere un popolo di santi, affinché si possa attuare un tale sconvolgimento che fosse nel contempo indolore. Bertinotti, nelle sue interviste, ha citato spesso questi suoi concetti di redistribuzione, preconizzando, come limite, la fine della proprietà privata, indicando, come esempio, la vita di San Francesco. Ma Egli era, per l’appunto, un Santo, e poi predicava la povertà assoluta. Grande parola piena di poesia e di fascino, ma quando la si vede rispecchiata in altri.

Perché, se tocca noi stessi, diventa un dramma, una tragedia. Ora, nelle file di Rifondazione, è entrato un emulo di San Francesco. Staremo a vedere se donerà tutti i suoi beni ai poveri. Nessuno lo pretende, ma per favore stiamo tutti coi piedi per terra.

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