Le bestemmie degli studenti e i brindisi degli anni Settanta

La notizia è riportata sui quotidiani del 3 gennaio: i ragazzi del Collettivo di Lettere dell’Università di Firenze hanno voluto «brindare» al Natale e all’arrivo dell’anno nuovo con una bestemmia su Gesù Bambino, scritta su un cartello nel bar che autogestiscono alla facoltà. L’episodio risale al periodo natalizio, ma era passato inosservato fino a quando, il 2 gennaio, è arrivata la ferma condanna dell’«Ucsi» toscana, l’Unione cattolica della stampa italiana. Il fatto la dice lunga sulla raffinatissima eleganza di queste nuove leve del «sapere», che evidentemente traggono intellettuale appagamento nell’irridere e sbeffeggiare a loro piacimento i simboli della fede cristiana. E forse c’è davvero di che imbarazzarsi al pensiero che questi studenti di lettere possano un giorno diventare maestri dei nostri ragazzi...


L’episodio fa il paio con quanto raccontava un mio vecchio conoscente, dipendente presso la filiale milanese di una multinazionale: negli anni ’70 alle tre del pomeriggio del Venerdì Santo, alcune «illuminate» maestranze usavano «festeggiare» la crocifissione di Cristo stappando bottiglie di champagne.
Tanti segnali avvicinano quei tempi, tutt’altro che memorabili, ai nostri.

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