Dal Giro d'Italia d'epoca alla mitica «Eroica», dalla classicissima Milano-Sanremo al tragicomico remake della fantozziana Coppa Cobram andato in scena qualche giorno fa a Desenzano del Garda, la passione per le due ruote vintage, nelle sue varianti più o meno competitive, sembra ormai irrefrenabile. Tanto che questo weekend il «virus» contagia anche Milano. L'epicentro è l'Italian makers village di via Tortona 32, dove oggi pomeriggio, alle 14.30, partirà un corteo cicloturistico di 80 biciclette da collezione, da fine Ottocento agli anni Trenta-Cinquanta del secolo scorso, che attraverserà il cuore della città fino alle 17 facendo tappa, fra l'altro, al Parco Sempione, Porta Volta, l'area Garibaldi-Repubblica, Porta Venezia, Giardini Indro Montanelli, Palestro e tutto il centro, da San Babila a piazzale Cadorna passando per piazza Duomo, Cordusio, via Dante e largo Cairoli, con una sosta a Expo Gate per la «merenda». Totale una trentina di chilometri, ma non importa chi arriva primo.
Ci sarà da divertirsi e da stupirsi non poco, perché dovunque pedalino, dalle Alpi alla Sicilia, i «ciclostorici» attirano sempre nugoli di curiosi che fanno a gara ad additare il modello più suggestivo: sono ormai quasi 60 gli eventi del genere in Italia, e tantissime le località che desiderano ospitarne uno. La sfilata milanese, pensata per omaggiare il carattere artigianale della bicicletta, uno dei tanti prodotti di punta del made in Italy d'eccellenza, è un'iniziativa di Bici d'Epoca (www.bicidepoca.com), una community di appassionati di tutta Italia che celebra l'epoca pionieristica in cui si correva per fame e si sfidavano le sterrate a colpi di «gira-ruote», perché il cambio moderno era ancora un miraggio e prima di ogni salita si smontava di sella per aggiustare il pignone e innestare il rocchetto più agile.
Vedremo addirittura bicicli del tempo di Bismarck, oltre a look rigorosamente rétro con maglioni dolcevita, casacche con sponsor dell'epoca, baffoni, pince-nez e pantaloni ascellari. Ma gli eventi iniziano già dal mattino, perché all'interno del Village prosegue per tutto il giorno l'esposizione di tre rari antenati della bicicletta moderna che, per raggiunti limiti di età, non sfileranno per le vie di Milano: il «bicicletto» britannico Swift Dwarf del 1898, l'italiana Ciclo Veronese del 1902 e il triciclo statunitense Veloking del 1920, tre esemplari a gomme piene provenienti dalla collezione di Mostre Storiche, con sede a Brugherio, che vanta circa duecento rari mezzi a pedali, dal primo velocipede alle bici da corsa degli anni Ottanta.
Fra i numerosi ospiti è atteso il pluricampione del mondo di ciclismo estremo Giuliano Calore, uno che - tanto per capirci - ha scalato lo Stelvio con un solo pedale suonando quattro strumenti musicali e, giusto per rilassarsi, a 77 anni scende a tutta velocità dai tornanti di montagna. Senza freni né manubrio, naturalmente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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