Biglietti, sponsor e affitti: frutterà 1,2 miliardi il «verde globale» di Expo

Il biglietto per entrare a visitare il sito dell’Expo? Costerà tra i 18 e i 22 euro. La cifra esatta è ancora da definire e lo si deciderà nei prossimi anni, così come le diverse tipologie e i relativi sconti. Ma nel Dossier di registrazione che è stato presentato al Bie la settimana scorsa, si legge che il ricavo previsto dalle vendite dei ticket sarà di 528 milioni di euro. E che il numero degli ingressi si attesterà tra i 24 e i 29 milioni di visitatori. Svelato il progetto per la città sogno del 2015, con un orto planetario, un’area espositiva da 110 ettari, con tanto di isole, un grande lago, ecco tutti i numeri - quelli veri - sulla Fiera del 2015. Suddivisi voce per voce.
Partiamo dai ricavi previsti dalle operazioni commerciali. Oltre ai 528 milioni di euro della biglietteria, ci saranno i 283 milioni delle sponsorizzazioni, 75 arriveranno dall’affitto di spazi espositivi ai paesi partecipanti, alle regioni italiane e internazionali. Ventitrè milioni invece dalle royalties generate dalla vendita di prodotti contraddistinti con il marchio “Expo Milano 2015”. E poi, quasi 4 milioni per i servizi ai visitatori, oltre 25 per l’ospitalità ai partecipanti e altri 25 milioni grazie alla Lotteria nazionale. Per un totale di 963 milioni e 180mila euro. Ma il conto delle entrate non finisce qui, perché a questa cifra si aggiungono gli 11 milioni dalla rivendita beni post-Expo e 254 milioni di ricavi non operativi fino ad arrivare a 1.277 milioni. Cifra che coprirà interamente i costi operativi necessari per l’organizzazione di Expo.
Tra le voci più onerose delle uscite, subito dopo i 381 milioni per “svalutazioni e ammortamenti” e 157 da spuntare come “spese generali” ci sono anche quelle per il personale. Centodiciotto milioni per la precisione che serviranno per pagare 325 risorse full time, numerosi lavoratori temporanei impiegati durante i sei mesi dell’Evento e il reclutamento, la formazione e la gestione di un esercito di 32mila volontari.
Alcune operazioni commerciali - si legge nella relazione per l’Esposizione universale - si svilupperanno già dalla fase di avvicinamento all’Expo con intensità diversa negli anni che precedono l’evento. L’anticipazione della vendita dei biglietti prima del 2015 sarà rivolta a target specifici, le aziende sponsor e i partner che collaboreranno con Expo avranno a disposizione lotti limitati e controllati di ticket. Così come una parte di ingressi acquistabili anticipatamente sarà estesa a gruppi organizzati, scuole, e istituzioni con valenza sociale, e nei mesi successivi per i visitatori privati. Che saranno circa 140mila al giorno, si legge ancora nel Dossier, con picchi di 250mila nei giorni di maggior afflusso. Ecco come arriveranno in Lombardia: sei milioni (29%) con i voli sugli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio, di questi circa 4,4 milioni verranno dal Centro-Sud Italia e da altre parti d’Europa, mentre 1,6 milioni dal resto del mondo. Il treno sarà il mezzo di spostamento privilegiato per il 30% del pubblico del 2015, pari a sei milioni di persone. Il restante 25% si muoverà con autobus organizzati da operatori turistici e il 16% invece prenderà la propria auto. Tenendo conto che la filosofia complessiva di accesso alla Fiera si basa sulla possibilità di escludere completamente il traffico veicolare privato, i parcheggi a qualche chilometro di distanza dal sito, serviranno proprio per cambiare il mezzo di spostamento sfruttando navette a ridotto impatto ambientale.

E a guardare la tabella degli ingressi giornalieri, più della metà dei visitatori arriverà ad Expo su rotaia, quasi 31mila con la metropolitana. Ogni giorno. Ma di contro, ce ne saranno altri 60mila che si sposteranno con autobus, bus privati, macchine e taxi.