La «Bild» attacca Draghi, «l’uomo della liretta» Weber è meglio

FRANCOFORTE Cambio della guardia nel 2011 ma il tabloid inizia le manovre anti-italiane

Con un servizio dai toni sprezzanti, il tabloid tedesco Bild, noto da sempre per il livore anti-italiano, se la prende con il governatore di Bankitalia Mario Draghi, candidato di primissima fila alla presidenza della Banca centrale europea. «L’uomo della lira, quella moneta con un numero infinito di zeri: questo non può essere vero»! E chi potrebbe essere invece il candidato ideale alla guida della Bce? Naturalmente il tedesco Axel Weber, che «amministra l’eredità del buono e stabile marco tedesco».
Fin qui i luoghi comuni. Ma poi la Bild passa alle accuse pesanti. Draghi è «un sottile intellettuale romano, ha un titolo di professore ed è stato direttore esecutivo alla banca mondiale. Ma soprattutto - attacca il tabloid - è stato un banchiere d’investimento alla Goldman Sachs. La banca che, tra l’altro, aiutò la Grecia a truccare il suo debito con dubbie speculazioni finanziarie». E per soprammercato, la Bild ricorda che il predecessore di Draghi, l’ex governatore Fazio, è indagato dalla Procura.
Naturalmente il giornale tedesco dimentica che il predecessore di Weber alla Bundesbank, Ernst Welteke, s’era dovuto dimettere per aver accettato l’ospitalità in albergo da una banca che la Bundesbank avrebbe dovuto controllare. E scorda che Weber è stato accusato dagli stessi politici tedeschi di essere un uomo di Angela Merkel. Il grande pregio di Weber è di «essere cresciuto con una moneta forte, il marco tedesco», conclude la Bild. Tanto basta per essere un ottimo presidente della Banca centrale europea.


La successione di Jean-Claude Trichet, lui sì un ottimo presidente della Bce dopo i pasticci dell’olandese Wim Duisenberg, è ancora lontana: l’incarico del banchiere centrale francese termina nell’ottobre 2011. Ma la campagna è già incominciata. «L’Italia deve puntare alla presidenza della Bce - dice Pierferdinando Casini - e Draghi ha tutti i requisiti».

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