La bimba aveva 12 anni e lui era l’insegnante di musica

La terra ha tremato in Messico. Un sisma di magnitudo 7.6 è stato registrato vicino ad Acapulco, a 25 km dalla città di Ometepec, nel sud. Il terremoto è stato avvertito anche negli edifici di Città del Messico. L’Istituto sismologico degli Stati Uniti aveva prima fornito un grado 7.4 di magnitudo. L’epicentro del sisma è stato localizzato nello Stato di Guerrero a una profondità di 17 chilometri. Nella capitale, dove vi sarebbe stato un ferito non grave, sono saltate le comunicazioni di telefonia cellulare. «Non sono stati registrati danni significativi», ha scritto sul suo account Twitter il presidente messicano, Felipe Calderon. Momenti di ansia anche alla Casa Bianca quando si è diffusa la notizia della forte scossa di terremoto in Messico, dove si trova in vacanza la figlia maggiore del presidente Barack Obama, Malia. La ragazza «è sana e salva e non è mai stata in pericolo», ha poi assicurato la portavoce della First Lady Michelle Obama, spiegando che la tredicenne si trova ad alcune centinaia di chilometri dalla zona epicentro del sisma.
Anche ad Acapulco il sisma non sembra aver causato danni ma solo una grande paura. La protezione civile ha fatto sapere che qualche «problema» potrebbe essersi verificato tra lo Stato di Guerrero e Oaxaca. «Stiamo controllando», ha detto un portavoce. Inoltre, ha precisato il Centro per l’allerta tsunami del Pacifico, «si è originato uno tsunami con effetti localizzati» ma non tali da far scattare un allarme. Si è trattato del più potente terremoto che abbia scosso Città dal Messico dal 1985, quando si registrò una scossa di magnitudo 8.1. Una seconda e una terza scossa di 5.3 e 5.1 gradi della scala Richter ha scosso il Messico, mezz’ora più tardi rispetto al primo. L’epicentro è stato individuato a 47 chilometri a sud ovest di Tlaxiaco, nello stato di Oaxaca, sempre sulla costa pacifica, ma a grande distanza da dove è stato registrato il primo, secondo quanto ha informato il Servizio sismologico nazionale.


«Questa zona è considerata una delle più pericolose al mondo e in linea teorica, sulla base di calcoli di probabilità, non si può escludere che nell’arco di 500-1.000 anni possa essere colpita da un terremoto di magnitudo superiore a 9», osserva il sismologo Salvatore Barba, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

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