Blair, Brown e il sospetto: «Anche noi intercettati?»

Tony Blair e Gordon Brown hanno chiesto a Scotland Yard di indagare per capire se sono stati anche loro vittime delle intercettazioni carpite dal domenicale News of the World in cui è rimasto impigliato, come presunto mandante, Andy Coulson, il portavoce dell’attuaòe premier, David Cameron. La richiesta dei due ex primi ministri è arrivata nel pieno delle polemiche per come la polizia ha condotto le indagini sulle pratiche giornalistiche del tabloid, che non sarebbe il solo ad aver usato la pratica di «rubare» scoop piratando i telefonini delle vittime. Mark Lewis, uno dei legali che difendono gli interessi di altre vittime dello scandalo, ha detto all’Observer che «lo facevano tutti»: quattro dei suoi clienti sarebbero stati intercettati da testate diverse dal tabloid di Rupert Murdoch.
L’uscita di Coulson, uomo immagine di Cameron e unico nella squadra di governo senza legami con le elite di Eton e Oxford, non ha segnato affatto la fine delle polemiche.

Brown ha scritto almeno una lettera a Scotland Yard, e Blair, che non ha avuto un cellulare fino a quando non ha lasciato Downing Street, avrebbe chiesto di accertare se messaggi da lui lasciati su cellulari altrui siano stati intercettati dalle spie del tabloid. Cameron intanto ha smentito che le dimissioni di Coulson siano frutto di pressioni di Murdoch.

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