Blocco antismog, il rebus delle deroghe

Alla fine, il «contentino» agli ambulanti che erano già sul piede di guerra è arrivato. Stop alle auto inquinanti dalle 8 alle 20, «nessuna deroga» aveva assicurato il sindaco e ha ribadito ieri l’assessore Croci, «salvo quelle già previste dalla legge regionale». E il Pirellone in realtà affronta il caso specifico degli operatori dei mercati solo per il blocco domenicale, non in quello parziale perché pensata anche per loro era prevista la «finestra» dalle 14 alle 16.
Per recuperare il permessino senza smentire l’inflessibile «no alle deroghe», ieri il Comune ha inserito gli ambulanti tra i «servizi di pubblica utilità», una libera interpretazione della norma regionale che consente di defluire dai mercati a casa senza rischiare multe. Il primo giorno di controlli comunque è stato all’insegna del caos: anche il comandante dei vigili ha subito ammesso, «ci sono problemi interpretativi».

«Problemi» che hanno così permesso agli ambulanti dei mercati meneghini di poter defluire indisturbati dai luoghi di vendita senza incappare in alcuna sanzione. Quelle che hanno invece colpito centonove automobilisti che circolavano per Milano con autovetture pre-euro. Ah, i controlli dei ghisa sono stati poco più di milletrecento.

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