Boeri: «Sbagliati i conti dell’esecutivo Subito meno tasse o niente crescita»

Roma. «Un errore senza precedenti». Così l’economista Tito Boeri sul sito lavoce.info definisce lo scarto fra le previsioni di inizio estate sul fabbisogno 2006 e i risultati emersi alla fine dell’anno. «Perché - si chiede Boeri - il ministro dell’Economia ha ritenuto che i conti sarebbero andati peggio che nel 2005, nonostante il miglioramento della congiuntura? Quale modello viene seguito per i calcoli? È singolare che in Parlamento non siano state richieste delucidazioni su un errore così macroscopico. In qualsiasi democrazia avanzata si sarebbero levate molte voci per chiedere chiarimenti su metodi previsivi, dati e ipotesi, da noi tutto tace», aggiunge l’economista.

Dopo aver osservato che una delle spiegazioni delle maggiori entrate 2006 potrebbe essere legata alla «vendetta delle una tantum» che, sempre denigrate, hanno stavolta generato incassi superiori alle previsioni, Boeri dà uno sguardo al 2007: se dovesse confermarsi il miglioramento delle entrate, scrive, «sarà fondamentale ridurre le tasse: eviterà di soffocare la crescita e che le maggiori entrate si traducano, come quasi sempre avviene, in maggiori spese».

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