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Bpi, fari accesi della Consob sul bilancio 2004

La Commissione ordina ai nuovi vertici di riscriverlo. La banca: situazione sotto controllo. Il titolo risale (+ 2,55%)

Bpi, fari accesi della Consob sul bilancio 2004

Massimo Restelli

da Milano

Riscrivere il bilancio del 2004. È quanto ha ordinato Consob a Banca Popolare Italiana che lunedì riunirà il consiglio di amministrazione per «assorbire» alcune partite contabili e contratti derivati prima trascurati o non valutati correttamente. Un appuntamento cruciale per Bpi che ha aumentato la tensione in Piazza Affari dove il titolo, dopo una forte accelerazione nella mattinata e la doccia fredda per l’impugnazione del bilancio avviata dalla Commissione di Lamberto Cardia, ha chiuso con un rimbalzo del 2,55% a 6,58 euro recuperando parte della débâcle del 12% accusata nelle sedute precedenti (meno 1,25% Reti Bancarie).
L’Authority ha contestato l’impatto dei così detti conti privilegiati, di alcuni derivati con il gruppo Aviva e delle opzioni di vendita (in gergo put) firmate nel 2003 con la filiale inglese di Deutsche Bank ma Lodi è convinta che nella pulizia di bilancio conclusa dal direttore generale Divo Gronchi nella semestrale (347,5 milioni il rosso) siano già state fatte tutte le necessarie rettifiche. La situazione attuale appare sotto controllo ma rimane l’incognita se il bilancio dello scorso anno terminerà in perdita (168 milioni l’utile dichiarato) con l’effetto di aumentare le chance dei potenziali scalatori.
Favorita in questa prospettiva sarebbe la Banca Popolare di Milano che è volata ai massimi storici (più 5,18%) in un mercato che torna scommettere sul risiko: gli scambi su Bpi sono stati pari al 3% del capitale.
Se il presidente dell’Abi, Maurizio Sella, ha difeso il sistema creditizio italiano invitando a evitare «generalizzazioni» davanti all’evolversi dell’inchiesta Antonveneta, l’ostacolo finanziario più gravoso per Lodi è ora il finanziamento da 750 milioni concesso all’immobiliarista romano Stefano Ricucci a fronte di un pegno sul 14,7% di Rcs.
Un problema su cui non potrà non soffermarsi il consiglio di amministrazione che nel frattempo dovrebbe ridisegnare l’organigramma della direzione finanza scegliendo i collaboratori di Alberto Basadonna: il risk management dovrebbe passare a Giuseppe Malerbi. Visto l’onere di ricalcolare il bilancio 2004, le priorità potrebbero tuttavia cambiare facendo slittare a una successiva riunione del board, attesa per il mercoledì o giovedì successivi, gli altri punti prima all’ordine del giorno. Oltre alle tradizionali comunicazioni del presidente, il canovaccio avrebbe infatti previsto un capitolo dedicato all’informativa sul discusso riacquisto delle quote di minoranza e uno dedicato alle partecipazioni.

Aspetto quest’ultimo che a breve dovrebbe portare alla cessione della controllata Bipielle Leasing destinata, secondo indiscrezioni, a passare a Italease (50 milioni l’incasso atteso). Il gruppo specializzato nel leasing dove Lodi ha da poco ridotto l’impegno raccogliendo 28 milioni.

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