da Milano
Avanti tutta verso lintegrazione Bpi-Bpvn, che darà vita al nuovo Banco Popolare: ieri a Lodi e Verona si sono tenute le assemblee delle due banche che in questo modo hanno chiuso un ciclo in vista di quello nuovo. In particolare Bpi si lascia alle spalle anni tormentati: ne è rimasta una traccia anche nellultimo bilancio, chiuso con una perdita che sfiora i 40 milioni di euro dopo ben 240 milioni di svalutazioni, di cui 104 relativi allerogazione concessa nellambito dellacquisizione della tedesca Kamps da parte di Barilla. Ma nelle svalutazioni è entrata anche Hopa con 81 milioni e Magiste con 25. La «significativa» esposizione verso Coppola è invece garantita da alcune ipoteche su immobili di valore certo e non vi sarebbero preoccupazioni. Ovviamente nessun dividendo, anche se questo ha suscitato i mugugni di qualche azionista.
Il risultato della gestione operativa è stato però positivo per 165,4 milioni contro la perdita del 2005 che aveva raggiunto i 781,6 milioni. Insomma, la svolta cè stata (e ci sarà ancora di più con la fusione), il pregresso è stato sistemato, restano da fare i conti con gli uomini della vecchia gestione: così si farà certamente lazione di responsabilità contro lex ad Giampiero Fiorani e altri sei consiglieri, anche se è difficile prevedere i tempi, ha detto dopo lassemblea lattuale amministratore delegato, Divo Gronchi. Si potrà forse arrivare a una transazione con lex ad, ma prima partirà lazione di responsabilità , che in ogni caso dovrà essere approvata dellassemblea degli azionisti che si terrà a giugno. In uno dei prossimi consigli di amministrazione, Bpi dovrà anche decidere se costituirsi parte civile contro Fiorani.
Lassemblea della Bpvn ha invece registrato un unicum: per la prima volta in 140 anni di attività il bilancio è stato approvato allunanimità. La cosa ha fatto effetto, al punto che il presidente, Carlo Fratta Pasini, lo ha sottolineato. Merito anche dellutile record registrato nel 2006 che ha superato il miliardo («Risultato irripetibile grazie anche a proventi straordinari» ha avvertito Fratta Pasini).
Adesso si va verso il 1° luglio, data di nascita del Banco Popolare: sarà il primo gruppo popolare italiano, terzo istituto di credito per numero di filiali (2.200) e capitalizzazione di Borsa (oltre 17 miliardi di euro).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.