nostro inviato a Ginevra
«Io mi schiererei con il Ghana». Francesco Totti è sorridente, la partita di Ginevra rappresenta la fine del tunnel. E vede lesordio nel Mondiale più vicino. «Sono ancora al 60%, ma giocando con continuità posso migliorare», aggiunge. E a chi gli fa notare che manca solo una partita amichevole prima della Germania, lui non si scompone: «Mi riferivo a quella con il Ghana e a quelle successive». Il morale di Totti è altissimo, aver giocato 90è un viatico in più per il completo recupero. «Avrei firmato per una prestazione così. Era la prima volta che giocavo una partita intera dopo linfortunio». E ieri sera contro gli svizzeri ha anche tentato qualche contrasto, soprattutto nella ripresa dopo un primo tempo nel quale era rimasto più coperto. «Era quello che mi mancava, per me era importante fare dei contrasti con la testa giusta. Superato questo, troverò la condizione fisica il prima possibile». Qualche cronista gli fa notare che dei tanti palloni giocati, ne ha sbagliati solo sei. «Bene, no?»
Anche Marcello Lippi esalta la prova di Francesco. «Stava bene, doveva giocare. Era previsto che non restasse in campo per novanta minuti, ma poi per problemi di infortuni ho preferito non toglierlo. E dopo le difficoltà incontrate nella prima parte quando il ritmo era alto, è cresciuto con il passare dei minuti quando cè stata meno velocità in campo». Il ct elogia anche lo spirito della squadra: «Volevo attenzione e concentrazione dai ragazzi e lho avuta. E volevo verificare la condizione di molti, partendo ovviamente da Totti. Era tanto che non facevamo partite vere a questi livelli, così abbiamo sofferto allinizio i loro ritmi alti, anche se tiri in porta non ne abbiamo subiti. E abbiamo concesso qualcosa solo su nostri errori o passaggi sbagliati». Non sono mancati scontri duri in campo. «Abbiamo preso tante botte e a un certo punto le abbiamo anche date (vedi un fallo di Gattuso che ha fatto andare su tutte le furie il ct svizzero Kuhn, ndr). Meno male che doveva essere unamichevole... Mi sono anche preoccupato perché ogni tanto si faceva male qualcuno. Al Mondiale non potrà andare così, altrimenti le partite finiranno sette contro sette». Lippi è freddo su Del Piero («è andato abbastanza bene, ha fatto diligentemente quello che gli avevo chiesto») e sul modulo dice di «preferire quello a due punte, modulo importante specie contro certe difese».
E subito dopo la fine della partita, risponde stizzito al cronista che gli pone altri quesiti sugli scandali del nostro calcio.
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