La Bresso augura la morte all’ottantenne che non la rivoterà

Tensione e paura di perdere non fanno rima con savoir faire e garbo. E di tensione, nella guerra all’ultimo voto che si gioca in Piemonte, la governatrice uscente e ricandidata Mercedes Bresso deve averne davvero tanta. Tanta al punto da «augurare» la morte a una signora ottantenne che giura che non la rivoterà più.
Lo scambio di battute, decisamente spiacevole, è avvenuto ad Avigliana, lo scorso 22 marzo, ed è stato rilanciato da Dagospia e da Youtube. La zarina partecipa a un incontro, all’uscita trova un gruppetto di manifestanti contro la Tav. L’inizio del confronto pare pacato. Ma è con una signora anziana che gli animi si scaldano. «A noi saltano le case – lamenta la donna – io ho 80 anni». Ma la Bresso fa orecchie da mercante. E fa arrabbiare la signora: «Io l’ho votata la prima volta, sa – le dice risentita l’anziana - ma mi son pentita. Muoio con l’angoscia di vedere la mia valle distrutta...». Da gelo la risposta della Bresso: «E muoia, signora...».
Tensione, evidentemente. Già, perché la Bresso di gatte da pelare ne ha tante. Comprese quelle che le procura sistematicamente il consigliere del Pdl Gian Luca Vignale, che le fa i conti in tasca e denuncia tutti gli sperperi. Ultima grana in ordine di tempo, il j’accuse sugli sprechi della Regione negli ultimi due mesi, tra l’1 febbraio e il 24 marzo, piena campagna elettorale. Un primato da Guinness, quello della Bresso. Che in queste poche settimane, per iniziative non necessarie, è riuscita a impegnare ben 5,6 milioni di euro. E sulla non necessità, se non quella di racimolare voti dalla sinistra anche se in realtà è alleata anche con i centristi dell’Udc, c’è più di un elemento.

Qualche voce: 100mila euro per per l’adesione della Regione al comitato Ilga, International lesbian gay association, che tradotto vuol dire un grande Gay Pride a Torino; altri 400mila per progetti destinati ai nomadi; e ancora 200mila per Slow food e il Comitato Terra Madre, un anticipo per un evento che dura quattro giorni e che ai piemontesi costerà globalmente un milione e 350mila euro.

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