Li hanno chiamati "i furbetti del cartellino" ma, per ora, restano al loro posto e, in un caso, c'è stata addirittura una promozione. Sono trentasei fra medici, infermieri, fisioterapisti, tecnici e addetti amministrativi alle dipendenze della Asl di Brindisi, condannati per assenteismo lo scorso giugno. A "pizzicarli" le telecamere piazzate dai carabinieri del Nas di Taranto. Tutti, come dicevano, ancora in servizio, fatta eccezione per chi, nel frattempo, è andato in pensione. Un vero e proprio caso alimentatosi anche della notizia relativa alla promozione di uno dei condannati, un medico oculista.
I dipendenti sono stati condannati a pene comprese fra i 3 anni e i sei mesi di reclusione. La Asl ha avviato i procedimenti disciplinari già all'epoca dell'esecuzione di 26 ordinanze di custodia cautelare (nell'anno 2010). L'Azienda sanitaria locale ha poi 'congelato' ogni decisione in attesa della sentenza definitiva.
"Per quanto riguarda il medico "promosso", in realtà non si tratta di una promozione, ma di uno scatto automatico contrattuale che ha investito centoventi medici che erano bloccati da anni e che sono stati oggetto di concertazione sindacale ed è un passaggio aziendale obbligatorio finchè il dipendente è in servizio" ha dichiarato il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, continuando: "I procedimenti disciplinari dei dipendenti coinvolti sono sospesi fin a quando non ci sarà il terzo grado di giudizio". Insomma fino a sentenza passata in giudicato i medici coinvolti nell'inchiesta non si toccano. A meno che non arrivino a sparigliare le carte - col loro impatto di novità - le disposizioni della riforma voluta dal ministro Madia, piuttosto severa con gli assenteisti e i "furbetti del cartellino". Avranno subito effetto sul caso di Brindisi?
I dipendenti pubblici finiti sotto processo e condannati (ci sono state anche quattordici assoluzioni) furono filmati nel 2009 e nel 2010 da telecamere nascoste dai carabinieri del Nucleo anti-sofisticazioni di Taranto.
I procedimenti disciplinari dell'Asl sono stati eseguiti nel 2010 con la vecchia procedura, sospesa per la fase definitiva del processo e sono congelati fino all'esito della vicenda giudiziaria.L'interrogativo ora è: quanto durerà la fama di intoccabili dei "furbetti del cartellino" se le condanne diventeranno definitive?
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