Brizzi: «Quei miei ragazzi nudi non si volevano più rivestire»

Parla il regista di «Notte prima degli esami - Oggi»

da Roma

«Non è un seguito e non è un remake, ma una nuova storia con gli stessi personaggi che si trovano nell’estate del 2006, quella dei mondiali, ad affrontare gli esami di maturità». Parola del regista Fausto Brizzi che per il suo Notte prima degli esami - Oggi (titolo in codice NPDE - Oggi) ha coniato il termine «newquel», spiazzando i tanti, due milioni e mezzo di spettatori, che si aspettavano di vedere come continuavano le storie dei sei amici per la pelle del lontano 1989.
Vedremo se il botteghino darà nuovamente ragione a un’operazione da vero e proprio blockbuster con l’uscita mercoledì prossimo per San Valentino nella cifra quasi record di 700 sale, accompagnata in libreria dall’omonimo romanzo per Mondadori e addirittura in edicola da una storia, Qui, Quo Qua e il giorno prima degli esami, su Topolino. Qualcosa che si avvicina molto al senso della frase, per la verità un po’ forte e forse fuori luogo, che Fausto Brizzi ha candidamente usato in conferenza stampa: «Il mio obiettivo era di fare il mazzo al film precedente». Un’espressione che però testimonia anche il diverso tono di NPDE - Oggi.
I ragazzi hanno sempre l’età da maturità ma, a differenza dei loro stessi dell’89, dice il regista, «non si danno più il bacetto sotto casa ma fanno l’amore». Gli scherzi che si tirano sono un po’ meno ingenui e più legati a sfondi sessuali con le webcam - ed è cronaca dei nostri giorni -, pronte a riprendere ragazzi che si spogliano. Una piccola iniezione di sesso il cui tono è scanzonato, come la sequenza, già famosa, sul ponte di Castel S. Angelo a Roma, dove centinaia di ragazzi dopo essersi dati appuntamento per sms e internet per un flash mob (mobilitazione velocissima) - pratica diffusa negli States -, si spogliano integralmente e ballano al ritmo di Let The Sunshine dal musical Hair, come se ci fosse bisogno di ancora più liberazione sessuale.
Scherza Brizzi: «È stata la scena più difficile da girare perché i ragazzi non si volevano più rivestire». Ma poi spiega la vera svolta del film: «Volevamo parlare più d’amore e un po’ meno d’amicizia, così ci siamo concentrati sul protagonista». E infatti NPDE - Oggi più che sulle vicende scolastiche, è molto più sbilanciato sulla storia sentimentale tra Luca (Nicolas Vaporidis) e Azzurra (la bionda new-entry e già lanciatissima Carolina Crescentini che ha preso il posto della Capotondi) poco più grande di lui. Sintetizza estremamente Vaporidis: «Nel film non c’è droga, né violenza, ma si fa l'amore».
E, nel tentativo di allargare il più possibile il pubblico, appunto dai piccoli (forse troppo) lettori di Topolino agli anziani, NPDE - Oggi si occupa molto dei parenti di Luca, dall’intraprendente nonno Luigi al papà Paolo (due diverse generazioni d’attori: Franco Interlenghi e Giorgio Panariello; come dire da I vitelloni a Bagnomaria).

Quest’ultimo viene scoperto da Luca in atteggiamenti intimi con la sua professoressa (Serena Autieri), dimostrandosi un personaggio un po’ meschino e infantile che però sembra calzare a pennello a Panariello: «Brizzi forse mi ha conosciuto in un’altra vita perché in realtà io sono proprio così, con quello stesso carattere». Adulti che per il regista sono, in definitiva, gli stessi ragazzi mai cresciuti dell’89, «non uomini maturi ma eterni Peter Pan».

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