
Com'era prevedibile la clamorosa (anche se giuridicamente ineccepibile) assoluzione di Silvio Berlusconi dal «caso Ruby» si è trasformata in una botta di adrenalina per l'intero fronte dei moderati. Effetto sicuramente non voluto di una terribile gogna mediatica e giudiziaria durata ben quattro anni per l'ex primo ministro e che ora potrebbe trasformarsi in un imprevedibile trampolino di lancio (o rilancio) per l'intero centrodestra. Che mai come in questi giorni si è reso conto che per arginare lo strapotere del premier Matteo Renzi è necessario mettere in piedi al più presto un cantiere in grado di elaborare una proposta politica in grado di essere un'alternativa credibile al renzismo che si sta impadronendo di tutti i gangli vitali del Paesi. Istituzionali, economici e politici.
E, infatti, non c'è giorno che non si registri un segnale in questo senso. L'ultimo è quello del capogruppo alla Camera di Forza Italia Renato Brunetta pronto ad aprire a Matteo Salvini, il segretario della Lega Nord appena celebrato dal congresso straordinario del Carroccio celebrato a Padova per prolungare il suo mandato fino al dicembre del 2016, cambiare lo statuto e sancire la pax leghista tra i colonnelli. Sei i punti programmatici messi in fila da Brunetta per sancire «una nuova alleanza» con il Carroccio che ha in poppa il vento favorevole dei sondaggi. Dopo gli «auguri e complimenti», Brunetta chiede a Salvini di «trovare i contenuti - come giustamente lui chiede - che costituiscano una piattaforma solida per un'alleanza di tutto il centrodestra». In testa il chiodo politicamente fisso di Berlusconi e cioè l'elezione diretta del presidente della Repubblica congiunta con l'architettura federalista dello Stato. A seguire l'intervento in un'economia che chiede di ripartire e a cui serve «una riforma fiscale che preveda Tfr alle aziende, Tfr in busta paga, flat tax e delega fiscale. E poi la reintroduzione del reato di clandestinità e l'abrogazione della legge Fornero sulle pensioni. Quarto punto la richiesta del commissario europeo per l'immigrazione, la riforma della giustizia e per quanto riguarda l'Europa una riforma dello statuto della Bce, reflazione tedesca e svalutazione dell'euro. «Ce n'è abbastanza caro Matteo - l'invito di Brunetta -, per ritrovarci, parlare e vincere».
Un messaggio accolto con favore nella sede leghista di via Bellerio a Milano. «Mi fa piacere - l'immediata risposta di Salvini - che attraverso Renato Brunetta finalmente da Forza Italia arrivino proposte concrete e comincino a parlare di tasse, lavoro, Europa e non solo di correnti e correntucole». Per questo il segretario del Carroccio si dice pronto ad «aprire un dibattito» con il partito di Berlusconi.
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