Tra buoni e cattivi ecco i funghi di cui vi potete fidare

In disparte. Osservando. Lui dice a lui: «No, vedrai, te ne pentirai, quando il tuo Galaxy vattelapesca cadrà per terra, il dorso troppo fragile si romperà…». In disparte. Osservando. Lui risponde a lui con sorriso tagliente: «Sì, certo, come no, parli tu con l'iphone vattelapesca con il vetro già mezzo crepato che è bastato un niente». In disparte. Iniziando ad annoiarmi. Lui si giustifica con lui che aveva appena risposto a lui: «Sapessi che volo ha fatto, è stato un gesto maldestro di mio figlio». In disparte. Intervenendo: «Ma la finite?». In disparte. Invisibile. Ignorato. I due continuano. «Comunque non c'è storia, lo smart con il sistema Android ti dà questo e quest'altro…», «ma scherzerai mica?», ribatte lui a lui, «adesso che è uscito il nuovo modello il sistema dell'iPhone è avanti anni luce», «ma se ha scoperto solo adesso la modalità panoramica, dai, alla buon'ora…», ridacchia lui guardando lui.
Dialogo due punto zero in epoca due punto zero fra individui due punto zero. Dialogo che però mi inquieta e soprattutto mette in difficoltà. Perché mi chiedo: era così anche una volta? Lo domando per davvero, a chiunque abbia voglia e tempo per rispondere, benny.casadeilucchi@ilgiornale.it è la mail. Non pretendo una risposta vintage per lettera e con francobollo anche se, riflettendoci, sarebbe cosa bella. Forse, però, sarebbe chiedere troppo. Dicevo, chiedo a chiunque abbia qualche annetto in più, a chiunque abbia ricordi certificati, dall'età e dal buonsenso, degli anni Sessanta e Settanta e Ottanta, se anche all'epoca andavano in scena dialoghi come questo. Per esempio, nel pieno degli anni Sessanta, anni del boom economico e boom giovanile, quando il 64% della new generation comprava dischi, quando la facile fruizione della musica beat stava provocando più o meno lo stesso sconquasso nei costumi scatenato oggi dalla rete, da internet, dai social, degli smart, in quegli anni i giovani si mettevano a disquisire di mangiadischi o più semplicemente parlavano di canzoni?
Credo e spero che la risposta sia «sì, discutevano animosamente anche di impianti mono e stereo e hi-fi».

Lo credo perché ad ogni epoca il suo supporto tecnologico con il suo carico di fascino. Lo spero perché altrimenti, pensando a quel dialogo, mi viene troppa tristezza. E quasi quasi rimpiango chi litiga al bar per Milan-Inter.

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