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C’è Muti e Tokyo fa il tutto esaurito in un’ora

I duemila posti della Suntory Hall a ruba per i sei concerti (il primo domani) nella capitale. Ieri il maestro sul podio a Kawasaki, oggi sarà a Okoyama, venerdì a Osaka

C’è Muti e Tokyo fa il tutto esaurito in un’ora

Piera Anna Franini

Era tale l’attesa che i biglietti dei sei concerti alla Suntory Hall si sono volatilizzati in un’ora. Non male in tempi di depressione musicale (scarseggiano i fondi, difetta l’educazione musicale, le sale faticano a riempirsi...). Ad accendere tanto entusiasmo, il più popolare direttore d’orchestra italiano, Riccardo Muti, e i Wiener Philharmoniker in tour nel levante asiatico.
Agenda senza spazi bianchi quella di Muti, con sei concerti (il primo domani) alla Suntory Hall di Tokyo, la sala da duemila posti sold out in sessantacinque minuti, oltre a tre appuntamenti extra: a Kawasaki (ieri) a Okoyama (quest’oggi) e a Osaka (venerdì). Il tutto concentrato in dieci giorni, neanche il tempo di metabolizzare il fuso orario (terribile quando si va ad Est).
Questo per dire che i Wiener restano i Wiener. E Muti continua a vestire i panni di un idolo per i giapponesi, grazie alle numerose tournée compiute a Tokyo e dintorni quando era direttore della Scala, per un pubblico particolarmente caro ai musicisti che ne apprezzano la competenza musicale (in Europa riservata ormai a ben pochi Paesi) e uno slancio da far impallidire quello classico latino. Un’ammirazione che i giapponesi riservano agli stessi Wiener pronti a ricambiare con un sito web in lingua tedesca, inglese e da qualche tempo anche giapponese.
Il programma dei concerti è assolutamente made in Austria, nel dna dei Wiener e del direttore, quindi Sinfonie di Mozart e di Schubert, più qualche extra: francese, Ravel, e tedesco, Richard Strauss. Riccardo Muti saggiava per la prima volta le delizie levantine – tra cui sale da concerto supersoniche - proprio trent’anni fa. Il caso vuole che per questo primo concerto in Giappone il direttore fosse alla guida dei Wiener Philharmoniker.
Saldi i legami di Riccardo Muti con il Giappone, e robusti quelli con i Wiener secondo un sodalizio che dura ormai da trentaquattro anni. Muti salirà sempre più spesso sul podio di questo complesso. Entro la fine dell’anno dirigerà Le Nozze di Figaro e il 27 gennaio, a duecentocinquant’anni dalla nascita di Mozart, sarà Muti a inaugurare il ciclo di concerti e manifestazioni che Salisburgo dedica al suo geniale figlio. Poi, di nuovo valigie alla mano per la tournée d’Oltreoceano. Anche qui, tappe concentrate, fra New York, Houston, New Mexico e Toronto...


Nel frattempo, Muti focalizza le energie sulla nuova creatura presentata al pubblico nel dicembre 2004, l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini. Che il 18 dicembre il maestro porterà in Senato per il concerto di Natale (musiche di Mozart), dopo gli appuntamenti in novembre a Parma, Piacenza e Legnago.

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