C’è la neve e in città scatta l’allarme ghiaccio

I primi fiocchi bianchi iniziano a cadere alle quattro del pomeriggio e a Milano scatta il piano anti-neve. Con due ore di anticipo a dire la verità, visto che la salatura preventiva delle strade era cominciata già alle 14: 288 mezzi dell’Amsa (118 per quella manuale nei punti più difficili da raggiungere) nelle vie del centro e della periferia che spargono 1.600 tonnellate di sale, mentre a disposizione dell’amministrazione comunale ce ne sono almeno 8/9mila in modo da evitare le polemiche dell’anno passato e duecento operatori addetti allo spargimento manuale e meccanico. Perché, in queste ore di maltempo, più che la neve, i disagi maggiori derivano proprio dal freddo e quindi dalla formazione di lastre di ghiaccio. Ma appena fuori città il traffico su statali, tangenziali e autostrade rimane paralizzato per ore a causa delle neve. Viene aperto immediatamente anche il Centro di coordinamento della Protezione civile di via Barzaghi con i rappresentanti delle strutture operative comunali, i vigili del fuoco e il personale del 118 che coordinano gli interventi sul territorio. Mentre alla sede dell’Amsa in via Olgettina gli aggiornamenti sulle previsioni del tempo arrivano ogni quattro ore. Per segnalare le situazioni più critiche, ci sono 130 pattuglie della polizia locale, 30 per il servizio notturno e due squadre del Nuir per l’intervento stradale.
Il piano per la gestione integrata dell’emergenza neve-ghiaccio prevede che sia Atm a controllare il funzionamento delle linee dei mezzi pubblici di superficie. Sea invece si occupa di segnalare alla Protezione civile ogni variazione nelle partenze e negli arrivi agli aeroporti di Malpensa e Linate. E anche se la fase più intensa delle nevicate, secondo le previsioni, si dovrebbe esaurire questa mattina e non dovrebbero cadere più di cinque centimetri di fiocchi bianchi al suolo, il vicesindaco Riccardo De Corato lancia un appello ai milanesi perché lascino le auto a casa e usino i mezzi pubblici: «Anche perché per le operazioni di lamatura delle strade non è possibile intervenire prima che la neve abbia raggiunto i cinque centimetri di spessore». Lo stesso invito vale per i portieri e i responsabili degli stabili che devono tenere sempre liberi gli accessi e i marciapiedi condominiali. «In questa fase di preallarme - ha dichiarato l’assessore all’ambiente Paolo Massari -, il Comune sta facendo la sua parte, concertando con tutti gli attori del Piano tempi, modalità e mezzi. Mi unisco al vicesindaco nell’appello ai tutti i milanesi: laddove è possibile evitiamo di usare l’auto. In questo modo, renderemo le strade più accessibili per i mezzi di pulizia e il traffico più scorrevole e sicuro». Le temperature calano e in Stazione Centrale viene allestita una tenda riscaldata per i senzatetto. «Ci sono ancora 50 posti liberi nei dormitori», ricorda l’assessore comunale ai servizi sociali Mariolina Moioli.

Mille e quattrocento in totale quelli messi a disposizione dall’amministrazione comunale distribuiti nella Casa dell’Accoglienza di viale Ortles e le altre strutture gestite dalla Fondazione Fratelli di San Francesco in via Saponaro, Scalo Romana, viale Isonzo e piazzale Lodi. Oltre alle nove unità mobili diurne e notturne con medici, volontari e agenti della polizia locale che offrono assistenza a chi sta per strada.

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