C’è più attenzione alle emissioni e ai consumi

La domanda di vetture da parte di privati è molto bassa ma gli acquisti delle aziende sono già in ripresa e il recupero dovrebbe proseguire. Infatti, mentre i privati in questo momento si imbarcano nell'acquisto di un'auto soltanto se vi sono assolutamente costretti, le flotte aziendali, che hanno rinviato le sostituzioni durante la crisi del 2009-2010, stanno ora ritornando, sia pure con grande attenzione, ad acquistare vetture e veicoli commerciali.
Dall'inchiesta condotta dal Centro Studi Auto Aziendali per conto di Auto Aziendali Magazine, con il patrocinio di Aiaga (Associazione italiana acquirenti e gestori auto aziendali), emerge che nel primo trimestre 2011 il parco auto delle flotte è rimasto uguale per il 50% delle aziende, è aumentato per il 35% ed è diminuito per il 15%.
Qualche segnale negativo vi è quindi ancora, ma il saldo tra dichiarazioni di aumento e dichiarazioni di diminuzione è positivo.
E a ciò si aggiunge che l'88% delle aziende intervistate ha dichiarato l'intenzione di acquistare veicoli nel secondo trimestre, mentre per i prossimi 12 mesi le intenzioni di acquisto salgono al 93%. La ripresa del mercato dell'auto aziendale dovrebbe quindi continuare. Naturalmente sull'intensità del recupero influirà molto l'evoluzione del quadro congiunturale. Come è noto, nell'ultimo trimestre del 2010 e nel primo trimestre del 2011 la crescita congiunturale del Pil è stata soltanto dello 0,1%. La ripresa dell'economia italiana è ancora in atto, ma è molto debole e, non a caso, si parla della assoluta necessità di un robusto pacchetto di misure volte ad accelerare la crescita.
Dall'efficacia di questo pacchetto dipenderà anche il consolidarsi e il rafforzarsi dei segnali di recupero dell'auto aziendale. In ogni caso la crisi degli ultimi anni ha già modificato la politica delle aziende per le flotte, la cosiddetta car policy, e la modificherà ancora nel prossimo futuro.


Il 23% degli intervistati nell'inchiesta di Auto Aziendali Magazine ha infatti dichiarato che nell'arco dei prossimi 12 mesi le scelte in materia di acquisto e di gestione delle auto aziendali si modificheranno con interventi sulla car list, cioè sulle marche e sui modelli da acquistare, con una maggiore attenzione ai consumi e alle emissioni, e aumentando le quote delle auto verdi e di quelle più spartane. L'austerity, dunque, non è finita per l'auto aziendale. È comunque già molto il fatto che società ed enti abbiamo ripreso a comprare vetture e veicoli commerciali.
*Presidente Centro studi

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